La nostra mente non sa stare in silenzio, e sappiamo bene che è sempre proiettata o nel passato o nel futuro.
Per riuscire a porre attenzione ci sono dei trucchetti. Ce ne sono molti, ma io personalmente ne sto sperimentando tre.
1) Quando mi accorgo di essere altrove, mi dico:
Dove sei? Qui.
Che ora è? Adesso.
Che cosa sei? Questo momento.
Questo dialogo è preso dal film La forza del campione, a sua volta tratto dall'autobiografia di Dan Millman, maestro spirituale americano, che vi consiglio di vedere.
(Potete trovarlo su YouTube per intero.)
Foto dell'autrice |
Questo serve a far sì che l'attenzione si ponga davvero sulle cose. Se mi limito ad osservarle è facile che io stia fingendo di osservarle mentre la mente sta facendo altro, in genere parlando incessantemente con se stessa.
Dico pietre grigie e di colpo mi rendo conto che hanno varie sfumature di grigio, non ce n'è una uguale,ognuna ha una ruvidità diversa.
Dico fiori rossi e mi accorgo della forma particolare dei petali e che le foglie sono pelose, e su di una c'è una goccia di rugiada.
Dico tenda bianca e mi accorgo che la stoffa ha una trama interessante, non l'avrei mai notata altrimenti.
This is the garden - Foto dell'autrice |
Più particolari noti più sei nell'Adesso.
3) Porre attenzione a quante volte al giorno mi scopro nel passato e quante nel futuro. Registrare senza giudizio a livello conscio che in quel momento sono nel passato o nel futuro.
Che significa anche semplicemente pensare ancora ad una cosa accaduta cinque minuti fa.
Questo esercizio mi aiuta a prendere coscienza dei meccanismi di fuga della mente dal presente.
Ora non vi resta che provare a vedere se funzionano anche con voi!
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