Di considerarla migliore di noi, per il modo di comportarsi, o per le competenze, l'aspetto fisico, il successo, l'appartenenza sociale, eccetera.
Cadere nella trappola del sentirsi una schifezza paragonati alla persona che ammiriamo è molto facile.
Eppure, basterebbe osservarla bene per restituirle la propria umanità e i propri limiti.
Un esercizio molto semplice è notare se la persona in questione ha delle dipendenze o ossessioni.
Se una persona vi fa sentire delle nullità per la sua grande competenza ed efficienza professionale, osservatela.
Ha una dipendenza dal telefono? Ha una compulsione verso il cibo? Fa spesso ricorso a farmaci o droghe per tenere a bada lo stress?
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Se per esempio un'amica molto bella e sempre vestita perfettamente si vanta di essere una fashion victim, di non riuscire a non comprare in modo compulsivo, quello è il suo limite. La sua imperfezione, la sua parte inconsapevole.
Vorreste davvero essere al suo posto e indebitarvi solo per avere l'ennesimo paio di scarpe costose - magari pure scomodissime - nell'armadio?
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Dovete solo imparare a vedere le cose e le persone per ciò che sono.
Tutto è uno specchio. I limiti degli altri sono i vostri.
Siamo tutti umani.
Nessuno è migliore o peggiore.
E, sorpresa: anche i pregi degli altri sono dentro di voi!
L'efficienza, la sicurezza di sé, l'eleganza, il successo - e via dicendo - che ammirate negli altri sono qualità che avete anche voi.
Le vedete negli altri perché non sapete riconoscerle in voi.
Smettetela di ammirare gli altri sentendovi delle merdacce e tirate fuori ciò che siete davvero!
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