E se invece ci sbagliassimo?
Se il compito della cosiddetta anima gemella fosse tutt'altro che essere un guanto per noi per sempre - e vissero felici e contenti?
Nel libro Mangia Prega Ama di Elizabeth Gilbert (Rizzoli Vintage),
Foto dell'autrice |
Elizabeth era disperata per la fine del rapporto con il fidanzato, e non riusciva a farsene una ragione, convinta che proprio lui fosse la sua anima gemella.
Richard, nel suo modo un po' rude ma disarmante, le dice che in realtà l'anima gemella è uno specchio che ti mostra i tuoi limiti, facendoti capire che così non va, che è il momento di cambiare.
E' vero che essa è la persona più importante che tu possa conoscere, ma proprio perché ti costringe a svegliarti.
Insomma, viene nella tua vita per demolire ciò che ancora ti impedisce di far arrivare luce.
Ti spalanca il cuore, ti disarma, facendoti disperare e perdere il controllo. A quel punto, sei costretto a cambiare vita, perché se no impazziresti. Solo così ti cade lo schermo dell'illusione e vedi la realtà.
E ce la fai. Impari a conoscerti. Impari dai tuoi errori.
Così, quando questa persona se ne va, devi accettare che non fosse lì per rimanere, ma solo per aiutarti a fare un lavoro su te stessa.
A prendere consapevolezza.
Se lo ami ancora, amalo. Se ti manca, che ti manchi pure.
Foto dell'autrice |
Ringrazia e lascia andare. Fai spazio.
Ecco. A pensarci bene, se guardiamo le nostre relazioni passate e dolorose da questo punto di vista, nessun partner era quello sbagliato.
Era perfetto per noi in quel momento. Era ciò di cui più avevamo bisogno.
GRAZIE.
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