Viveva in una ex cascina immersa nel verde di una valle montana, ora trasformata in un centro spirituale olistico e agriturismo.
La signora che lo dirigeva accolse me e le mie amiche con una felpa di pile a colori vivaci e ai piedi sandali senza calze, nonostante fosse fine ottobre. Dopo averci mostrato il centro, all'esterno del quale alcune persone stavano praticando Tai Chi in silenzio, e un piccolo cromlech che aveva tutta l'aria di un santuario pagano molto antico, ci raccontò la sua storia.
Era svizzera tedesca, e ci disse, con il suo forte accento:
"Io zono stata per fenti anni in monastero di Klauzura qvi in Piemonte".
Foto dell'autrice |
Le sue consorelle ne erano entusiaste, al punto che la donna decise di aumentare le ore settimanali di pratica di questa disciplina.
E qui si scontrò con il vescovo.
"Il fescofo mi ha detto: Troppe ore di yoga per konfento. Cozì io me ne zono andata fia."
Buttando il velo alle ortiche.
Foto dell'autrice |
Non riesco a immaginare delle suore che fanno yoga in convento, ma l'idea è meravigliosa e, prima di tutto in quanto donna, sono contenta che questa monaca abbia scelto di non sottostare a delle restrizioni ingiuste e immotivate, se non dalla chiusura mentale dei suoi superiori.
Perché la spiritualità, quella vera, profonda e sentita, non ha padroni.
Segui il tuo sogno, se senti che ne vale la pena.
Siamo qui per usare i nostri doni e seguire la nostra propria missione.
Nessuno può sapere al posto nostro cosa inseguire.
A guardarla negli occhi, a leggere il suo sorriso, l'ex suora yoga era una donna realizzata.
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