Foto dell'autrice |
Ebbene, quello è l'Osservatore Silenzioso.
Quella parte del Sé Superiore che vede le cose dal punto di vista degli dèi, cioè con il distacco ieratico del divino.
E' la parte più pura e più vera della nostra anima, la scintilla divina che ci portiamo dentro e che osserva con interesse tutto ciò che è umano.
Il senso di separazione, i sentimenti e le emozioni che fanno parte dell'incarnazione terrena.
I Maestri ci dicono che non ci giudica. Che è imparziale.
A essere sincera non sono sempre sicura che il mio Osservatore Silenzioso sia sempre al di là del giudizio, ma è comunque bonario! E, a dirla tutta, non è affatto silenzioso quando mi fa una simpatica ramanzina...
Il mio Osservatore se la ride dei miei momenti in cui perdo le staffe e dico cose sciocche. Specie quando cerco di tirare fuori la parte autoritaria con mia figlia, ben sapendo che non funziona affatto. Che essere autoritari non è la stessa cosa di essere autorevoli.
Eppure tutti caschiamo negli automatismi della personalità, negli schemi creati da bambini, o creati dai nostri genitori e da loro acquisiti senza rendercene conto, oppure senza riuscire a sganciarli.
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L'Osservatore Silenzioso è lì per questo. Per ricordarci che noi non siamo la nostra personalità, non siamo il nostro lavoro né il nostro corpo. Siamo qualcosa di più, di divino, immortale e illimitato.
Lasciamo che l'Osservatore ci sia maestro, e ci illumini con la sua saggezza lungo il cammino della vita. E se per caso ci sta parlando, ascoltiamolo. Parla poco, ma quando lo fa non può essere ignorato!
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