Dea Madre - Foto dell'autrice |
La donna contiene in sé una natura fera, ovvero selvaggia, animalesca, un archetipo di Dea Madre che crea ma nello stesso tempo può distruggere in un ciclo perfetto di vita/morte/vita che ben rappresenta la circolarità dell'esistenza.
Come una lupa selvaggia, la Madre archetipa dà vita, protezione e nutrimento alle sue creature ma può trasformarsi in una belva feroce che annienta il predatore minaccioso.
Le creature di ogni donna non sono per forza solo i figli. La donna ha in sé un naturale istinto di protezione dei valori e delle idee che le appartengono.
La donna fera difende il proprio territorio psichico selvaggio e incontaminato con i denti e con le unghie, ringhiando e mordendo se necessario.
Riportare in vita l'istinto primordiale insito in noi significa tornare a noi stesse, a essere autentiche, libere da condizionamenti sociali e culturali che ci vogliono soggiogate, arrendevoli, remissive.
In quanto femmine ci hanno insegnato a essere carine. A dire sempre sì, a farci ammirare.
Ma, come dice la saggia Clarissa Pinkola Estés in Donne che corrono coi lupi, vi immaginate un madre lupa che insegna alle sue cucciole a essere carine? A sorridere invece di difendersi dai predatori?
Dee Madri - Foto dell'autrice |
Si muove nel mondo con il proprio istinto infallibile, ha fiuto per le energie che la circondano.
La donna fera mangia, balla e fa l'amore come fosse la prima e unica volta, senza aver nulla da perdere, cammina a piedi nudi, scala gli alberi, corre a perdifiato nella campagna dietro i suoi cani, canta a squarciagola, ride e ama con autentico trasporto.
Sa di essere fatta di sangue e carne e ossa e unghie e peli e accetta la propria fisicità, la propria natura materiale.
La donna fera si immerge nella vita con l'entusiasmo del cucciolo selvaggio ma con la consapevolezza della vecchia saggia.
E' vecchia e giovane allo stesso tempo.
Lo puoi vedere dai suoi occhi.
Che siano spalancati dall'entusiasmo o sottili fessure cariche di energia sessuale potente, la donna fera non è come tutte le altre.
Lo puoi vedere da come cammina, ancheggiando leggermente, a testa alta, da come si siede a gambe incrociate per terra o con i piedi sulla sedia. Mangia con le mani ma non è mai volgare.
A volte si veste con strani cappelli, a volte con sciarpine svolazzanti, con scialli o maglioni che ricordano il mantello di una strega medievale, ha collane che tintinnano o hanno il look crudo di monili ancestrali.
Comunque sia, la donna fera non passa inosservata.
E quando una tale donna diviene consapevole del suo Potere ferino, ecco che diviene una Dea in terra.
Se ascoltate bene, potete sentire il battito di tamburi selvaggi rombarle nel sangue e l'odore selvatico del suo sesso che vi chiama.
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