In Matteo 25, 1-13, Cristo racconta che si preparavano a ricevere uno sposo per il corteo nuziale. Tutte dovevano portare una lampada, ma cinque di essere, definite stolte, non portarono abbastanza olio per nutrire la fiamma. Lo sposò tardò, esse si appisolarono, e quando egli arrivò queste non avevano più olio per le loro lampade e il fuoco si estinse.
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Nell'interpretazione canonica, lo sposo è lo Spirito Santo e le lampade con l'olio l'attesa, la preparazione a riceverlo.
Eckhart Tolle offre invece un'interessante interpretazione che riguarda il Qui e Ora.
Le cinque vergini stolte sono persone inconsapevoli, la mancanza d'olio rappresenta l'inconsapevolezza. Le lampade che devono essere tenute accese sono la Presenza e quindi, addormentandosi, le cinque ragazze non sono pronte a ricevere lo sposo ovvero a entrare nell'Adesso. Il banchetto di nozze cui non possono più partecipare è l'illuminazione.
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Questa parabola, sia nella versione di Tolle che in quella canonica, è comunque fondamentale per comprendere che per ricevere i doni dell'illuminazione e della Grazia divina dobbiamo essere pronti, rimanere vigili, come un guerriero che veglia la notte con tutti i sensi in allerta - sia all'esterno che all'interno di sé.
Nulla ti può davvero arrivare se non sei aperto per lasciarlo entrare.
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