Ma se nulla accade fuori, se il mondo è una nostra proiezione inconscia, allora lo è anche questa crisi.
Tutto è sempre solo uno specchio della nostra interiorità.
Questa crisi è una crisi psicologica, mentale e spirituale, e alla fine anche culturale.
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Ma chi sono gli altri?
Non accettiamo noi stessi, tutto qui, e continuiamo a cercare il benessere e la felicità al di fuori, nelle cose materiali.
Di qui la crisi identitaria di una buona fetta di pianeta.
I nostri valori si sono persi insieme al senso di sacralità, alla spiritualità.
La crisi è lo specchio di un vuoto interiore collettivo.
La mancanza di soldi è solo la manifestazione mentale di ciò che non funziona più.
Il denaro è abbondanza, ma l'abbondanza viene dall'amore e dalla fiducia.
Se amore e fiducia vengono a mancare, ecco che scatta quel senso di mancanza, di perdita che innesca la crisi economica.
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Cosa ci fa credere di non meritare più abbondanza?
Cosa ci fa credere che i doni dell'Universo siano limitati?
Il denaro fisico è solo carta. Di per sé non vale nulla.
Ma noi lo investiamo di tutta la nostra energia.
Ma che tipo di energia è?
Di paura della perdita, paura della povertà, paura della fame. Vergogna, o desiderio di possesso.
Caricandolo di questa energia, non possiamo certo aspettarci ricchezza per tutti!
Esther e Jerry Hicks, autori del libro Chiedi e ti sarà dato (TEA), scrivono:
Invece di guadagnare ricchezza, provate a permettere ricchezza.
Vorremmo che eliminaste il termine "guadagnare" dal vostro vocabolario e dalla vostra mente, e ci piacerebbe che lo sostituiste con "permettere".
Solo permettendo alla nostra interiorità di essere in pace e senza paure, solo vibrando sulla fiducia nell'abbondanza, si può uscire dalla crisi.
Permettendo al denaro di venire a noi, il quale Non è qualcosa per cui dovete battervi o lottare, scrivono gli Hicks, siete tutti essere meritevoli, e meritate quindi il benessere.
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