Ebbene, nonostante molti lo considerino un fastidio, un qualcosa di fondamentalmente sbagliato, da cui bisogna guarire, in realtà è la naturale conseguenza del senso di separazione,
Casette - Foto dell'autrice |
L'entrata dell'anima nella materia non può cancellare la naturale nostalgia di Casa, l'anelito al ritorno tra le braccia del Padre - come viene chiamato il Divino nella tradizione giudaico-cristiana.
Quel senso di insoddisfazione che percepiamo come se qualcosa mancasse in realtà è proprio quello: un senso di mancanza. Ma non è sbagliato, è normale.
Semmai, l'errore è cercare di riempire questo vuoto con cose terrene: persone, oggetti, sostanze, emozioni, eccetera. Nulla potrà mai colmare questo senso di vuoto, di lontananza da qualcosa di fondamentale.
L'unica cosa che possiamo fare è accettare completamente questo sentimento, così come è naturale per un immigrato avere nostalgia del suo Paese di origine e tuttavia sa che non può far altro che accettare la sua condizione in un luogo da esso lontano, che al momento è il posto migliore per lui in cui vivere, ma non è detto che lo sia per sempre.
Credo che la chiave sia proprio questa: riconoscere che è qualcosa che esiste dentro di noi e che forse resterà per sempre nel nostro sentire, ma accettandolo completamente diventa una naturale parte di noi, non è più percepito come sbagliato.
Una volta smesso di fare resistenza, questa consapevolezza lascia il posto a un senso di pace.
Nessun commento:
Posta un commento