domenica 16 dicembre 2012

"Qualunque cosa facciamo al tessuto lo facciamo a noi stessi" Capo Seattle

Una gita in montagna nella tormenta di neve, con una mezza dozzina di cani che corrono felici sul manto nevoso fresco, mi ispira una riflessione un po' amara. 
Salendo ho potuto constatare per l'ennesima volta quanto l'antropizzazione del nostro territorio abbia devastato il paesaggio riducendo non solo le foreste, ma tradendo la Bellezza.
Brutte case in cemento, strade, viadotti, muri di contenimento, ovunque vedo ferite fatte alla terra, alla Madre Terra. 
E pare che l'uomo di oggi non ne abbia mai abbastanza. 
Foto dell'autrice
Ancora e ancora ha sete di costruire, impossessarsi di altri spazi, scavare, deturpare, abbattere alberi, prendere dal sottosuolo a piene mani senza fermarsi a riflettere se tutto questo ha ancora un senso in un pianeta dove le risorse scarseggiano vieppiù e gli spazi coltivabili stanno diventando sempre più esigui. 
L'acqua si ritira dalle falde e quella poca che ne rimane è imbevibile.
Ci illudiamo, salendo in montagna, di respirare aria buona e di avere acqua pura, ma l'odore dei tubi di scappamento aleggia anche qui, e la neve è grigia di fuliggine ai lati delle strade proprio come in città.
Foto dell'autrice
So che è difficile trovare una soluzione a breve, ma quello che è certo è che finché non apriremo gli occhi per vedere davvero l'impronta di devastazione che abbiamo creato - nessuno escluso, poiché siamo tutti responsabili - non potremo creare un mondo nuovo e provare a rimediare al disastro. 
Per quelli che verranno. Chi ha figli dovrebbe pensarci per primo.

"Quando il paesaggio armonioso delle colline sarà macchiato dai fili parlanti, dove saranno andati tutti i boschi? Scomparsi!
Dove sarà l'aquila? Scomparsa! (...)
Sarà la fine della vita e l'inizio della sopravvivenza. (...)
Questo noi sappiamo: tutte le cose sono collegate.
Noi non tessiamo la trama della vita, siamo solamente un filo in essa.
Qualunque cosa facciamo al tessuto, la facciamo a noi stessi"

Tratto dal famoso discorso di Capo Seattle (1790 - 1866) 


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