sabato 15 dicembre 2012

Le Dodici Notti di Steiner

In occasione del Solstizio d'inverno, evento astronomico legato da sempre a livello simbolico al culto del Sole, alla sua vittoria sulle Tenebre (dalla nascita di Mitra al Sol Invictus romano - a Yule per i germani e infine il Natale cristiano), Rudolf Steiner propone una meditazione in due tappe.
Foto dell'autrice
Dal 13 al 24 dicembre invita a una retrospezione nei mesi appena passati dell'anno, per fare un bilancio delle azioni non terminate e delle delusioni; e poi i successi e le soddisfazioni. 
Partendo proprio da dicembre, ogni giorno rappresenta un mese, a ritroso, fino ad arrivare a gennaio, il 24 dicembre.
Dopo la pausa del 25, simbolo di rinascita, si comincia a programmare l'anno in arrivo dal 26 dicembre al 6 gennaio. 
Ogni giorno corrisponde a un segno zodiacale, nel quale sono contenute tutte le energie psichiche da attivare. 
Quindi il 26 dicembre si comincia con l'Ariete, portando nell'azione, per svilupparle, le caratteristiche del segno. 

Dalla potenza del pensiero alle azioni, per risintonizzarci con le energie cosmiche che, secondo l'Antroposofia o Scienza dello Spirito di Steiner, dal 25 dicembre al 6 gennaio permeano con le loro potenti radiazioni di luce divina ogni cosa sulla Terra.
Che vi si creda o no, è bello prendersi un po' di tempo ogni sera per sviluppare l'introspezione facendo un bilancio delle cose in positivo e di ciò che ancora c'è da fare per migliorarci.
Mettere poi in pratica le caratteristiche di ogni segno è un importante stimolo a spronarci a fare quelle cose che ci riescono difficili, ma sono una fondamentale scuola di vita, ad esempio sviluppare la compassione, la pazienza, il distacco, l'autodisciplina e il coraggio.

Calcolando poi che con il 2012 si chiude un ciclo simbolico, credo che ognuno di noi dovrebbe trovare dentro di sé l'onestà e la chiarezza per mettere in gioco nuove energie partendo dalle basi che ci siamo costruiti man mano, specie negli ultimi dodici anni.
Ho potuto toccare con mano quanto davvero le cose siano sempre e solo dentro di noi, e che se cambiamo dentro ecco che anche il mondo esterno cambia. 

Qualsiasi cosa tu voglia dalla vita, è già dentro di te. 
E' una ghianda - per usare le parole di James Hillman - che sta a te far germogliare, perché l'idea dell'albero è già contenuta nella tua anima.
"E' l'albero della quercia che crea la ghianda dal quale nascerà", dice un proverbio buddista.

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