sabato 1 dicembre 2012

Appoggiarsi nel corpo per sganciare la mente - una lezione di Alberto Chiara

Ieri sera ho assistito alla presentazione di un corso di meditazione tenuto da Alberto Chiara, autore del libro "Il potere segreto del cuore" (Hermes Edizioni), esperto di tradizioni esoteriche e Riti Tibetani.
Il chiacchiericcio della mente - Foto dell'autrice.
Questo tipo di meditazione si differenzia da quella cui siamo abituati in genere perché non è un esercizio da fare, per esempio, un'ora la giorno, ma per pochi minuti o secondi ogni ora, per permettere al corpo di rilassarsi - o come preferisce dire Alberto Chiara - appoggiarsi.
Questo, spiega, è l'unico modo per evitare di essere assediati dalla mente, l'unica creatrice delle sofferenze, perché è il corpo a reagire sempre alle emozioni, irrigidendosi e contraendo gli organi interni. Cosa che può, alla lunga, farci ammalare.
Se il corpo è rilassato, le immagini prodotte dalla mente, le sofferenze, i traumi passati, diventano solo come semplici proiezioni su un muro. Non hanno consistenza, nessun potere su di noi.

Questa tecnica, se applicata regolarmente, induce il corpo a rilassarsi sempre più, cancellando le memorie passate, guarendo quello che Eckhart Tolle definisce il corpo di dolore. 
Cito Tolle perché anche lui parla spesso di appoggiare l'attenzione nel corpo, la nostra vera essenza è lì, nel pulsare della vita, nel profondo, nel Qui e Ora, senza identificazioni.

Stessa cosa dice Salvatore Brizzi nel suo libro "Risvegliare la macchina biologica per utilizzarla come strumento magico". Non è l'anima a doversi svegliare, dice Brizzi, è già sveglia. E' il corpo che dorme a causa della nostra inconsapevolezza.

Secondo quando spiegato da Alberto Chiara, andando a cancellare le memorie passate attraverso il rilassamento del corpo, che impedisce alla mente di ricreare le emozioni legate a eventi passati - che magari ancora ci influenzano - si cambia il nostro presente e, di conseguenza, il nostro futuro.
Oggi noi siamo il risultato  delle nostre memorie, e più passa il tempo, più è difficile sbarazzarsi delle nostre convinzioni autolimitanti.
E qui ho pensato ai libri di Joe Vitale. La chiave è sempre nelle convinzioni inconsce che ci impediscono di realizzare i nostri desideri, la nostra missione.

Mentre ascoltavo il tono calmo con cui Alberto raccontava delle nostre emozioni, mi sono resa conto che nel mio piccolo lo sto già sperimentando da un po' di tempo. Quando sono nervosa e turbata mi fermo e mi metto immediatamente a fare meditazione. Tornando poi alle mie attività, nulla delle vecchie emozioni pare riuscire più ad agganciarsi, almeno fino a che l'effetto della meditazione dura sul corpo.
E' una sensazione di benessere diffuso, che pare l'effetto di un farmaco tranquillante. Torna la gioia fine  a se stessa,  non c'è nulla che possa turbarmi, i pensieri passano senza lasciare tracce emotive.
E' per questo, dice Alberto, che è necessario appoggiare l'attenzione sul corpo più volte nell'arco della giornata. La mente farà resistenza all'inizio, ma alla fine, quando il corpo si abitua al rilassamento, ecco che le emozioni non ci condizionano più la vita.
Silenzio - Foto dell'autrice

Mi sono trovata a pensare a una frase di Neville Goddard che mi sono scritta tempo fa e che è diventata uno dei miei motti preferiti: "Cambiare emozione equivale a cambiare il destino".

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