martedì 30 settembre 2014

La sveglia del guerriero di pace

Mattino presto. Suona la sveglia. 

Carnix - Foto dell'autrice
1) Il guerriero apre gli occhi, sorride e ringrazia il nuovo giorno. Ringrazia di esserci. Ringrazia preventivamente per tutti i doni che ha e che riceverà durante la giornata;

2) Scostate le coperte, si sdraia a terra e fa 50 secondi di addominali, per attivare l'ormone della crescita che dà vigore;

3) Si gira sulla pancia e fa 20-40 flessioni sulle braccia, che svegliano il corpo;

4) Si inginocchia, si centra sul respiro e prega. Sia fatta la Tua Volontà.

Se ci provate, in pochi giorni vedrete un cambiamento sostanziale - in meglio - delle vostre giornate. L'energia dentro di voi sarà un vortice. Vi accorgerete di avere più chiarezza, volontà, potere decisionale.
Allora, cosa aspettate a provare?

venerdì 26 settembre 2014

Non puoi svegliare qualcuno dall'esterno!

Capita sempre più spesso che persone entusiaste di aver intrapreso un percorso di Risveglio, non appena ne vedono i benefici, vogliano aiutare tutta l'umanità attorno a loro a svegliarsi. 
Per quanto questo sentimento possa apparire nobile in superficie, in realtà non ha utilità.

Non è detto che tutti gli esseri che in questo momento sono incarnati sul nostro pianeta siano pronti per il Risveglio. Non sappiamo quale piano di volo abbia la loro anima, quindi a che punto di evoluzione della consapevolezza siano. 
Questo non significa fare i settari e dividere il mondo in pronti e non pronti, in evoluti e involuti, ma semplicemente prendere atto del fatto che non possiamo avere la presunzione di sapere cosa è meglio per tutte le anime incarnate ora!

Inoltre, nessuno può avvicinarsi davvero al Risveglio se la spinta non parte da dentro di lui.
E' qualcosa di troppo personale e intimo perché qualcuno ci possa spingere a farlo dall'esterno.
Foto dell'autrice
Il percorso del Risveglio è spesso è lungo e tortuoso, con cadute, rialzate a ancora cadute, prima di riuscire a trasmutare il nostro piombo in oro, ad aprire il Cuore e Vedere. Se non si ha la Volontà, la perseveranza, non si arriva a trasmutare proprio nulla.
Allora, come puoi dire a qualcuno che deve svegliarsi, magari iscrivendosi a un corso di Risveglio?

Capita di passare per strada e vedere gente che litiga e capire che sono in piena illusione della separazione, ma considerare questa cosa come sbagliata è ancora parte del sonno della coscienza. 
A parte il fatto che tutto ciò a cui assistiamo lo stiamo creando noi, secondo la Legge dello Specchio - quindi quella rabbia che ha scatenato il litigio è nostra - ma quello che non si riesce davvero a vedere è che ognuno si deve vivere il proprio dramma fino a che non è spinto a cambiare rotta, ma quella rotta non sta a noi impostarla! 

Al massimo, mentre passiamo accanto a quelle persone che litigano, possiamo fare un po' di Ho'oponopono per ripulire quella parte di noi che l'ha creato all'esterno!



martedì 23 settembre 2014

Gnosticismo 2.0

Negli ultimi anni i Maestri contemporanei stanno rivelando le verità esoteriche nascoste nei Vangeli, citando spesso brani delle Scritture, invece che attingere da fonti buddiste o induiste come ha sempre fatto la cosiddetta New Age. 

In effetti, tutti siamo stati più o meno sedotti dal fascino di religioni esotiche, in particolare orientali, un po' per l'estetica dei riti, un po' perché apparentemente molto diverse - meno severe e tetre - dal cristianesimo dogmatico e cerimoniale cui ci hanno abituati fin da piccoli. Molti ancora vivono un rifiuto istintivo per il cristianesimo, associandolo del tutto alla Chiesa Vaticana, alla storia torbida di ieri e di oggi che si trascina dietro.
Foto dell'autrice

Ma questa è forma!
Ci siamo cascati tutti. Tutti a rifiutare la forma perché incapaci di cogliere il senso profondo dei messaggi insiti nella parola di Cristo che nulla ha a che vedere con i dogmi ecclesiastici.

Quello cui si sta assistendo tramite gli insegnamenti dei Maestri di oggi è una nuova forma di gnosticismo (dottrina della salvezza tramite la conoscenza). 
Mi piace chiamarlo gnosticismo 2.0, perché è anche grazie alla diffusione di internet e dei social network che queste verità si stanno finalmente rivelando a tutti, invece che a pochi come nell'antichità, in cui solo agli iniziati era possibile accedere ai reali significati delle parabole. 

Il messaggio di Cristo era originale in quanto alla visione di un Dio vendicativo, collerico, capriccioso ed egocentrico sostituiva quella di un Dio d'Amore e di Pace. Ma molti dei suoi insegnamenti non lo erano, poiché già erano stati rivelati prima di lui, ad esempio nei testi vedici, in alcuni testi egizi, e dal Buddha.

Guarda caso, uno dei fondamenti del buddismo è il non attaccamento, e cosa dice Cristo in Matteo 6.19?
Non fate tesori in sulla terra, ove la tignola e la ruggine guastano, e dove i ladri sconficcano e rubano.
E in Tommaso, precetto 76 (Vangelo gnostico):
Quanto a voi, cercate il tesoro che non perisce, che è durevole, al quale non può avvicinarsi il tarlo per rodere, né il verme per distruggere.
Si sta parlando di non attaccamento, in quanto i veri tesori sono spirituali, non materiali. 

Cristo stesso ammette: Non pensate che io sia venuto per annullare la legge o i profeti; io non son venuto per annullarli; anzi, per adempierli (Matteo 5.17). Ovvero, sa che il messaggio che porta non è nuovo ma ancora quasi nessuno è riuscito, nel suo tempo, a metterlo in pratica: Quel riposo che aspettavate con ansia è venuto, ma voi non lo avete riconosciuto (Tommaso, precetto 51).


Foto dell'autrice
Comunque, il messaggio, originale o no, è rivoluzionario: Distruggerò questa casa, e nessuno sarà in grado di riedificarla... (Tommaso, precetto 71). Questi insegnamenti sono venuti a scardinare l'illusione della forma, della separazione, per rivelare l'Essenza: Io sono la luce che sovrasta ogni cosa. Io sono il tutto. Tutte le cose ebbero origine da me e tutte torneranno a me. Spaccate il legno, e io sono lì dentro. Sollevate la pietra, e là mi troverete (Tommaso, 77).

Non è forse lo stesso messaggio degli aborigeni australiani, dei nativi americani, della New Age, cioè il famoso tutto è uno?
Potete chiamarlo panteismo o come volete, ma ogni definizione scade nella forma. Perché è sempre la forma che ci frega!



lunedì 22 settembre 2014

Artisti in Ottava

Foto dell'autrice
Chi ha seguito corsi di Risveglio e conosce la Legge dell'Ottava, sa che ogni cosa può essere fatta e ogni sentimento può essere provato all'ottava bassa alta.
Mi soffermo oggi sul lavoro dell'artista.

Un artista all'ottava bassa è mosso dal proprio Ego e dalla paura di non essere nessuno, dal timore di non venir considerato, di essere uno qualunque, di venire dimenticato alla propria morte. E' spinto a fare arte dal desiderio di emergere, di essere notato in quanto originale. 
Ciò non significa che non abbia in sé il Fuoco Sacro del Talento, che è un dono divino, ma la paura ha il sopravvento. 
Molte rockstar e divi del cinema, per esempio, si identificano a tal punto nel proprio ruolo che vivono nel terrore di deludere i fan, perché finiscono per credere di essere ciò che i mass media dicono di loro. 
Per esempio, se uno è considerato un sex symbol, vivrà nel terrore di perdere questo fascino invecchiando, ed ecco che la star che cade in questa trappola finisce invischiata in un gorgo di droghe, alcol, psicofarmaci, depressione, cure di disintossicazione, suicidio. 
La forma, in queste persone, ha preso il sopravvento sul dono che è stato loro dato. Hanno dimenticato di essere strumento, non il fine!

L'artista all'ottava alta sente, invece, di essere un canale attraverso il quale l'ispirazione giunge dall'alto e il suo talento, che può passare dalle mani, dal corpo intero, dalla voce, ecc., è lo strumento attraverso il quale il divino gioca con la forma e la materia. 
La creatività e l'arte non sono del tutto umane, non potrebbero esistere senza l'ispirazione divina che giunge nella materia per plasmarla in Bellezza.

L'artista all'ottava alta, quindi, smette di temere il non riconoscimento e l'oblio, trascende il capriccio dell'Ego che chiede
Foto dell'autrice
di essere ammirato e vuole sempre di più, comprende appieno l'impermanenza della gloria terrena e fa con entusiasmo ciò che sente di dover fare senza pensare al dopo, a un ritorno di fama, o economico. 

L'artista all'ottava alta si mette al servizio dell'umanità con il suo talento, perché tenerselo solo per sé non avrebbe senso. Viviamo nell'Era della Condivisione e i talenti sono nel mondo per essere condivisi.

Ciò non significa che l'artista deve farlo gratis!  
E' il modo con cui lo si fa che cambia. Se uno lavora gratis per impressionare qualcuno della sua bontà e disponibilità, sta agendo all'ottava bassa.
Se uno invece si fa pagare quanto merita ma condivide la sua arte con il Cuore aperto, la differenza di ottava è abissale. 
Ciò che viene fatto con amore ha successo perché non c'è aspettativa, ma soprattutto la vibrazione con cui l'opera viene creata ha un Potere che non passa inosservato.




sabato 20 settembre 2014

Una Condivisione Verticale

Da una settimana si sta svolgendo Crisopea Porte Aperte, cioè l'opportunità per le persone interessate di entrare nel centro gravitazionale per il Risveglio della Coscienza che è stato inaugurato sabato 13 settembre a Torino.
Poter vedere presentazioni gratuite di futuri corsi e seminari e incontrare Maestri spirituali dal vero, fare domande, conoscere altri esseri sul proprio stesso cammino, questa è la ragione dell'apertura a tutti.

Ma la cosa che più apre il Cuore è sperimentare la condivisione pura, in silenzio, delle varie performance, in cui Maestri, allievi, pubblico eterogeneo stanno gli uni accanto agli altri e godono dello spettacolo con quell'umiltà verticale che ti arriva quando sei allineato con la Fonte.
Tutti seduti nel momento presente a Cuore aperto a godere della Bellezza.
E' un momento sacro. Perfetto.
Dall'energia che ne scaturisce può nascere qualcosa di davvero potente. Una rivoluzione della coscienza su scala globale che non ha bisogno di slogan gridati, solo di Cuore aperto, Presenza e umiltà.

Universal Womb - Foto dell'autrice 
Mi è successa una cosa meravigliosa, in questi giorni: non avevo più bisogno di esprimere a parole l'ammirazione per i Maestri, ogni frase è diventata superflua, ho sperimentato una volta di più cosa significa identificarsi di colpo e spontaneamente con la non-forma. L'unica cosa davvero importante era essere presente lì. Mettersi al servizio e seguire l'esempio dei Maestri. E' tutto molto semplice.
Questa si chiama espansione della Coscienza, un momento magico. Una Porta che si apre.

A tutti quelli che hanno partecipato e ancora parteciperanno a questo magnifico evento va tutta la mia gratitudine.
GRAZIE A TUTTI! 

venerdì 12 settembre 2014

VI ASPETTO!

Domani, sabato 13 settembre, alle 17 il centro CRISOPEA per il Risveglio della Coscienza fondato da Salvatore Brizzi verrà inaugurato alle ore 17 a Torino, in via Parini 9. Invito tutti i lettori torinesi, piemontesi e quelli limitrofi a partecipare, per poter vedere con i propri occhi di cosa si tratta, che atmosfera si respira, chi siamo e qual è la nostra missione. E potrete fare tutte le domande che volete!


Volantino realizzato dall'autrice
Inoltre, vi ricordo che domenica 28 settembre dalle 15 alle 17 presenterò ufficialmente il corso sull'Arciere Consapevole che partirà in inverno.
Vi aspetto numerosi!

giovedì 11 settembre 2014

Lo strano senso dell'inutile

Talvolta, guardando un prato per lungo tempo incolto venire scavato per costruirci un immobile o cementificato per far posto a un parcheggio, mi fermo a riflettere sulla strana idea che gli umani hanno dell'utilità di un pezzo di terra.
Foto dell'autrice


Pare che ai nostri contemporanei l'idea di lasciare un campo inutilizzato, non sfruttato paia una pecca. L'umano moderno è incapace di concepire che la terra possa essere lasciata lì a sé stessa, per rigenerarsi, ma anche soltanto per esistere in quanto campo in cui brulicano differenti forme di vita.

Si guarda al campo incolto come a un qualcosa di inutile, di incompleto, a un vuoto da colmare senza capire che non c'è nessun vuoto che chiede di essere riempito.


Foto dell'autrice
La folle mania dell'utilità a tutti i costi tipica dell'umana mentalità non fa che produrre mostri. Non si riesce a guardare al mondo senza pensare a qualche scopo utilitaristico. Nonostante questo ancora la gente si stupisce ogni volta che la pioggia battente sul cemento - che non la assorbe - si trasforma in alluvione o che il sole a picco aumenta a dismisura il calore delle città trasformandole in un immenso forno a cielo aperto. 
Si parla di cambiamenti climatici su vasta scala e non si riesce a comprendere che nel nostro microcosmo ogni piccolo cantuccio d'erba che potrebbe assorbire la pioggia e rinfrescare le estati, e che invece viene annientato, può fare la differenza.

Ogni piccolo spiazzo d'erbacce o terreno incolto, dimenticato, che continua a esistere è un miracolo e una benedizione.
Lasciamo la terra inselvatichita essere ciò che è. Benediciamo la Bellezza di un campo che resta fine a sé stesso. 
Perché dovrebbe avere uno scopo altro dall'essere ciò che è?




martedì 9 settembre 2014

Un libro in cerca di editore

Il lavoro dell'arciere consapevole è essere un tutt'uno con l'arco, la freccia e il bersaglio. 
Non sei una persona che tira una freccia con l'arco, ma la Presenza stessa che si fa gesto.
La pura Consapevolezza agisce nel mondo materiale attraverso un gesto corporeo. Questa è la Bellezza, la meraviglia!

Il tiro con l'arco è una delle Vie che conducono all'Assoluto.

Queste frasi sono estrapolate dal libro che ho appena finito di scrivere e che sarà la base su cui si fonda il corso che partirà il prossimo inverno a Torino.

Il libro è in cerca di un editore, sta cercando di uscire dal mondo virtuale per vedere la luce. Se conoscete un editore interessato, potete contattarmi sulla mail genavarigana@libero.it.

Ringrazio ancora una volta di Cuore tutti gli amici che mi stanno aiutando a realizzare il sogno di vedere questo libro pubblicato perché tutti voi possiate leggerlo!

venerdì 5 settembre 2014

Pensare in grande

Bisogna avere il coraggio di pensare in grande, fare progetti per il bene comune e mettersi al servizio dell'umanità, qualsiasi talento abbiamo, qualsiasi missione sentiamo di avere dentro.

Non basta cercare di migliorare sé stessi. Questo è fondamentale per cominciare, ma poi, una volta ritrovati noi stessi è bene pensare a realizzare qualcosa che sia più della nostra singola vita. 
L'individualismo a un certo punto deve essere messo da parte e dobbiamo agire. Fare.

Abbazia di San Galgano - Foto dell'autrice
Qualsiasi cosa sentiamo di fare per il bene comune dobbiamo farla, sempre che sia allineata con la Fonte e non con l'ego.
Non tutti sono nati per essere leader o inventori o guru, e chi non lo è dovrebbe mettere da parte l'egocentrismo e seguire chi la Causa che sentiamo muoverci  dentro la persegue attivamente come fondatore di un movimento, inventore, Maestro spirituale, e così via. 
Mettersi al servizio col Cuore aperto è l'unico modo di cambiare davvero il mondo.

giovedì 4 settembre 2014

Quel senso di spazio

Recentemente sto sperimentando su di me ciò che Eckhart Tolle chiama creare spazio, quella sensazione di vuoto e sollievo che si prova quando si interrompe il flusso dei pensieri ininterrotti che ci trascinano con loro.
In effetti, si ha la sensazione di un'espansione, di qualcosa che si apre, si allarga, una chiarezza e freschezza nuova. Come una boccata di ossigeno.

Foto dell'autrice
Quando più volte al giorno riesci a soffermarti sul tuo respiro, senza pensare ad altro, solo ponendo attenzione al respiro nel petto e nella pancia, mentre stai facendo le solite cose quotidiane - infatti non è necessario interrompersi e sedersi a meditare a occhi chiusi - ecco che si sperimenta la Quiete. 
E' il silenzio della mente e la manifestazione della Presenza.
Non ci sono pensieri, solo attenzione concentrata sul corpo che respira. E siccome il corpo può vivere solo nell'adesso, ecco che in quel momento siamo davvero Qui e Ora.  

Man mano, portando attenzione sul respiro tutte le volte che ti ricordi - possibilmente più volte al giorno - la tua mente e il corpo emotivo diventano più tranquilli. E ogni volta che senti l'irrequietezza, il nervosismo, la lamentela emergere dentro di te, sai che ti basta tornare al respiro per aprire uno spazio in cui anche la mente può respirare, invece che essere oppressa dal pensiero compulsivo.

Questo è il fare spazio di cui necessitiamo davvero. Un'espansione della coscienza e, di conseguenza, del Cuore. 

martedì 2 settembre 2014

Il coraggio delle proprie azioni

Uno dei fondamenti del Risveglio spirituale è comprendere che siamo responsabili al 100 % di ciò che creiamo, più o meno inconsciamente.
Ma spesso, nonostante questo, le persone faticano a prendersi la responsabilità persino delle proprie azioni. Quindi, scatta automatica la tendenza a dare la colpa all'esterno di ciò che ha scatenato una determinata reazione e quindi un'azione conseguente. 

Ogni scatto di violenza verbale, aggressione fisica, rissa, non è mai scatenata da qualcuno fuori. E' sempre e solo la conseguenza di una nostra reazione determinata dall'ego che crede di essere noi e che quindi si sente in qualche modo minacciato, insultato, provocato, ecc.
Ma nessuno può davvero insultarci, minacciarci o provocarci se non glielo permettiamo. Se ci sentiamo feriti, è tutta roba nostra. Una nostra interpretazione, una nostra completa identificazione.


Foto dell'autrice
Comunque, avere delle reazioni non è sbagliato. E' umano. E' tipico di umani dormienti. Ed è anche tipico del corpo fisico, quindi della materia avere delle reazioni. 
Intanto che impariamo il lavoro di osservazione delle nostre reazioni e identificazioni per scioglierle alla luce della consapevolezza, dobbiamo imparare anche a prenderci la responsabilità delle nostre azioni. Senza cedere all'impulso automatico di trovare una scusa all'esterno.

L'ho menato perché mi ha insultato; l'ho mandato a stendere perché mi ha provocato; mi ha fatto piangere; mi ha spezzato il cuore e io mi sono vendicato, ecc., sono solo scuse. Illusioni di scaricare fuori una nostra completa responsabilità.
Sarebbe bello - e soprattutto molto più sano e sensato - se in un futuro prossimo tutti fossero in grado di vedere ciò con chiarezza e cuore aperto e potessero, invece, dire: Sì, l'ho menato perché in quel momento ero sopraffatto da una reazione meccanica dei miei corpi ed ero in piena inconsapevolezza, (ecc.).

Bisogna avere sempre il coraggio delle proprie azioni, soprattutto quelle che non ci piacciono. Riconoscere la propria disfunzione apertamente crea spazio, cioè uno spazio di consapevolezza in noi tra i vari  momenti di totale inconsapevolezza. E' un abbandonare un inutile fardello, per vedere il bellissimo vuoto della verità, un vuoto che alleggerisce.
Sarebbe un enorme passo avanti verso il Risveglio della Coscienza vero e proprio!