venerdì 27 maggio 2016

No-logica

Ci sono momenti in cui la logica va del tutto abbandonata. La logica è quella che mette veti e paletti, che ama costruire ostacoli dove non ci sono per sentirsi utile. La logica è quella che divide le cose in compartimenti stagni e preferisce conservarle in scatole e scatoline etichettate, orgogliosa della propria efficienza e organizzazione.

Ma ci sono momenti magici nella vita in cui l'irrazionale, l'inaspettato, il seme divino compare come dal nulla e la nostra forza e saggezza sta proprio nel lasciare che magia sia, senza intervenire. Né respingendo la Bellezza del momento armati di logica ma nemmeno facendo pressioni perché quella magia si incanali in ciò che vorremmo.

Poppies on a wall - Foto dell'autrice
Perché quel vorremmo è tutta mente e illusione. La vita sa meglio della nostra personalità cosa ci stiamo creando. L'Arte del Mago sta proprio nel non cercare troppo di capire o di veicolare in un certo senso quella magia che si manifesta a lui. 

Il Mago più grande è colui che invita la magia alla danza, al gioco, la assapora, ne gode con gratitudine ma la lascia essere e agire con fiducia. Si lascia trasportare come foglia al vento ma restando ben conscio di essere partecipe e non trascinato senza potere.

Il manifesto di questi momenti sublimi di vita dovrebbe chiamarsi NO-LOGICA  e spalancare le porte al vero sentire di cuore, all'abbraccio della vibrazione del toroide che da esso emana senza interventi. Il cuore, tanto, sa. Sa e basta, non necessita d'altro.

Allora tu e la vita davvero divenite una cosa sola, una danza, e una potenza creatrice di proporzioni cosmiche.

martedì 17 maggio 2016

Inciters: il mondo si cambia dal basso!

Quando ci si allinea davvero con il volere della propria anima succedono miracoli. Si creano coincidenze significative, connessioni impensate, entanglement. Si sente l'energia crescere a dismisura e si può sentire il rumore dell'universo che si allinea con la nostra volontà di cambiamento, verso qualcosa che ci appartiene davvero. L'intento crea. E possiamo toccare questa affermazione con mano.

Sabato 14 maggio sono stata al mio primo evento Incitement Italy a Rimini, un movimento stupendo pieno di sognatori che sanno portare nella realtà i loro sogni, nato in Malesia e che in poco tempo si è diffuso in molti paesi del mondo.
Ho incontrato persone straordinarie che mi hanno commosso dal profondo. Sentire la loro storia esemplare mi ha aperto il cuore come mai prima d'ora. Ma più di tutto ciò che mi ha colpita è stata la grande, naturale, umiltà delle persone che portavano sul palco la loro storia di sogni realizzati con successo. Il senso di gratitudine che ha permeato tutta la giornata è qualcosa di magico che ti lascia un segno indelebile dentro.

#incitementitaly14maggio - Foto dell'autrice
Questo movimento non è fatto da persone che pensano al successo fine a sé stesso. Anzi, conoscono bene le Leggi che reggono l'universo e sanno che senza fiducia in sé stessi, fede nella vita, gratitudine e umiltà non si va da nessuna parte. Insomma, loro portano la Consapevolezza nell'azione.

Ho incontrato gente che non si è mai scoraggiata nemmeno davanti a grandi difficoltà, che parevano aver loro infranto un sogno e sbarrato il cammino. Ho sentito un ragazzo di 27 anni dire che essere stato licenziato da un lavoro ben pagato a 22 anni è stata la sua più grande fortuna, perché grazie a ciò si è messo in gioco e ha creato un piccolo impero nel campo del digitale.

Un altro ha portato il suo gruppo rock preferito, i Foo Fighters, a Cesena, nonostante sembrasse una follia. Ma quando si agisce con il cuore tutto è possibile, anche vedersi recapitare la risposta del leader del gruppo, Dave Grohl, che in italiano risponde "Ciao Cesena. Stiamo arrivando!".

Tutto ciò mi ha ricordato che è vero che il mondo si cambia dal basso, non ha senso riporre la fiducia nel cambiamento nei politici o negli economi. E' la gente che, prendendo consapevolezza di essere bacchette magiche viventi, possono fare davvero la differenza.

Serendipity - Foto dell'autrice
Ma le connessioni magiche per me sono state anche trovarmi a dire di sì a un viaggio che all'inizio ero indecisa a fare per varie ragioni. Un giorno mi sono accorta da tanti piccoli dettagli che l'universo stava cospirando per mandarmi ad Incitement e così ho detto ok. Mi sono trovata a condividere il viaggio con un paio di amiche e altre due persone che non conoscevo. Ebbene, è stato il viaggio più divertente della mia vita, in cui abbiamo cantato (grazie alla presenza di un cantautore, RoGer, con la sua chitarra), riso, parlato di idee, sogni, progetti e si sono create connessioni ideali che solo la vita può fare, perché se ci provi da solo non funziona. 
Si chiama serendipity: trovare la cose giusta per te proprio quando non la stai cercando.

Infatti, come dicono i Maestri, più una cosa la insegui in modo febbrile e più si allontana, perché c'è di mezzo la paura di non realizzarla, la personalità che fa casino, e la vita ti porta quello che non vuoi. Ma quando ti rilassi e ascolti i segnali e l'istinto profondo del cuore, ecco che i miracoli accadono. E li hai fatti accadere tu stesso, allineandoti con il fluire della vita!

Ringrazio tutti gli amici, vecchi e nuovi, che hanno contribuito a rendere speciale e indimenticabile questo evento! 

mercoledì 11 maggio 2016

Il Fuoco è contagioso!

Si sa che nulla è fuori di noi e che quindi nessuno può darci qualcosa dall'esterno. Però è vero che ciò che vediamo negli altri e che non pensiamo di avere, in realtà non lo riconosciamo in noi ma esiste. Quindi a volte abbiamo bisogno di circondarci di persone che ci siano da stimolo, pur sapendo che sono solo uno specchio.

Alcuni lifecoach insistono nel dire che chi vuole portare a termine i propri progetti con successo deve frequentare gente di successo. Ma non significa, banalmente, usarle per un'arrampicata sociale o qualcosa del genere. Significa riconoscere che la loro energia vibra già al livello della concretizzazione e del successo. E questo ci aiuta ad entrare in quello stato di coscienza e vibrazione. Ci apre porte verso il nostro obiettivo già per il semplice fatto di stare accanto a loro.

Fuoco dentro - Foto dell'autrice 
Una persona pessimista, che tende a non portare a termine gli obiettivi, pigra, con poca autostima deve assolutamente evitare di frequentare persone con la stessa vibrazione di pessimismo e fallimento. Anche se sono persone cui vuole bene, se vuole uscire dal tunnel dell'inconsistenza, oltre a lavorare su di sé per sciogliere i blocchi, deve sforzarsi di cambiare compagnia, almeno all'inizio. 

Perché il Fuoco è contagioso, ma lo è anche la cenere. E sta a noi scegliere se stare con persone che ci aiutano a riattizzare il nostro Fuoco con la loro torcia interiore, dandoci anche l'esempio, o stare nel nostro cantuccio a piangerci addosso. 
Se in un certo periodo il nostro Fuoco vacilla e si affievolisce, e ci sentiamo demotivati e senza forze, allora sforziamoci di circondarci di persone che ci ricordano che il nostro Fuoco c'è ancora e ci aiutano a farlo risplendere. E questa, lo ribadisco, è una differenza abissale rispetto al credere che gli altri ci possano dare qualcosa di loro dall'esterno.

In più si è nella vibrazione del Fuoco interiore che arde e crea successo, specie se per cause nobili e al Servizio, più si potrà creare una forma pensiero che faccia la differenza, scavando un solco indelebile nelle coscienze.
I portatori di Fuoco devono stare il più possibile in contatto tra loro, e quel Fuoco diverrà un Faro per l'umanità, prima o poi.



martedì 3 maggio 2016

L'overdose informatica è una sfida evolutiva

Oggi più che mai, in un mondo fatto di connessioni continue a internet e distrazioni dovute al cellulare da cui la gente dipende in modo ormai ossessivo, la Presenza sembra sempre più un miraggio. 
Molte persone sono d'accordo sulla necessità di fare silenzio e stare nel corpo, nel qui e ora, ma in sostanza la beffa è proprio l'esserci creati un mondo di distrazioni continue. 

Eppure, nulla viene davvero per nuocere, e questa iperconnessione che genera brusio nella testa non fa che ricordarci di continuo quanto necessitiamo di maggiore Presenza.

Si va a cena da amici e questi lasciano la tv accesa con il suo sottofondo inutile di immagini e brusio a volume basso, si condivide una birra in compagnia ed ecco che a metà serata l'attenzione e il dialogo calano di colpo per via della focalizzazione di quasi tutti su messaggi e video al cellulare.

Non so voi, ma a me è capitato più volte di sentire un senso di nausea, stordimento, stanchezza e persino di momentaneo rifiuto per internet e l'insieme di accavallamenti di mass media tipici della nostra quotidianità. Per accavallamenti intendo utilizzare il pc e il telefono mentre c'è la radio accesa o la tv. 
Brusio - Foto dell'autrice

Questo senso di nausea è un dono, perché qualcosa di autentico, che è oltre la personalità, ci ricorda che la vera vita è più silenziosa, meno distratta da cose futili, da immagini ripetute all'infinito, da commenti. 
La vera vita sta in quel silenzio in cui, a un tratto, non solo riesci a sentire il tuo cuore che batte, i succhi gastrici che si muovono dentro di te, ma puoi persino percepire il respiro della Terra.

Mi auguro che qualcuno dei miei lettori lo abbia sentito. Se no, vi siete persi un pezzo importante di vita vera. Ma siete in tempo per recuperare! Basta che facciate abbastanza silenzio dentro di voi in un luogo lontano dai rumori della città e delle auto che passano. A un tratto, sentirete uno strano ronzio simile a una nota continua, bassa. E' la stessa vibrazione dell'Ohm. E' il suono del pianeta.
Inoltre, se provate a sdraiarvi sulla terra nuda, magari sull'erba e guardate il cielo stando sempre nel silenzio interiore, sentirete la Terra muoversi, girare. Vi assicuro che l'ho sentita moltissime volte. Avrete una leggera sensazione di capogiro, e avrete davvero la sensazione di essere sospesi su un corpo celeste in movimento. 

Per questo l'overdose informatica è una bella sfida evolutiva. Ci sta continuamente facendo da maestra. Se siamo abbastanza consapevoli da renderci conto delle nostre continue distrazioni, del bisogno futile di rifugiarci sui social network varie volte durante la giornata, abbiamo anche gli strumenti per fare lo sforzo di restare presenti e dominare il desiderio di fuga dalla realtà vera in quella virtuale.