venerdì 14 dicembre 2012

Come tracce sulla neve

Prima nevicata di stagione, oggi. Risveglio con un sottile strato bianco scintillante sotto le luci dei lampioni che ricopre le strade, l'erba, il balcone.
Foto dell'autrice
Mia figlia protesta nel vedere un uomo che nell'incerta luce dell'alba incide solchi profondi con la pala nello strato immacolato.
Quante volte abbiamo protestato in cuor nostro perché le orme dei passanti e lo sporco delle auto contaminavano il candore della neve?
Mi è venuto da pensare al fatto che quel candore richiami un qualcosa della nostra originaria purezza dell'anima. Una parte di noi vorrebbe che quella purezza restasse eterna, teme di perderla. 
In effetti, quanti sentimenti lasciano segni e ferite profonde nel nostro candore, già da piccoli, e quando diventiamo genitori vorremmo camminare con passo lieve nel candore dei nostri figli per non contaminarli. 
E' un sentimento nobile ma dovremmo capire che comunque siamo qui per impastarci di fango, riempirci di solchi, gelare e poi scioglierci, e trovarci a disagio nella poltiglia grigia per poi capire che è la vita, è così che deve essere. 
In fondo, se nessuno camminasse sul nostro candore o lo facesse senza lasciare segni, cosa ci insegnerebbe la vecchiaia? Nulla.
Niente avrebbe lasciato traccia dentro di noi. Che vita sprecata, sarebbe!

Un giorno di qualche inverno fa, mentre rientravo a casa dopo una passeggiata solitaria nella neve, godendo del silenzio intorno, concentrata solo sul mio respiro e sulle sensazioni del corpo e del freddo intorno a me, notai un fiocco di neve, un cristallo di ghiaccio grosso come una lenticchia - quindi gigante! - che dondolava nella brezza appeso a un filo di ragnatela.
Fu una visione così bella e inaspettata, quel cristallo visibile a occhio nudo nella sua geometria così perfetta, che subito mi rammaricai di non avere con me la fotocamera.
Ma appena un secondo dopo compresi che quello era il bello, era lì per ricordarmi quanto la vita sia meravigliosa proprio perché effimera, e il suo valore non si può congelare in un fotogramma estrapolandolo da tutto il resto.
Noi siamo così, bellissimi esseri perfetti che dondolano appesi al filo della vita. 
Sta a noi decidere se quel dondolio è la tetra aspettativa di una fine che si avvicina o il dondolio giocoso della gioia di esistere. 

1 commento:

  1. L'incantesimo,la magia, è prima dei 15 anni.
    Dopo, siamo noi.

    Louis-Ferdinand Cèline

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