giovedì 13 dicembre 2012

Avete realizzato i vostri sogni di bambino? E se no, perché?

Pochi anni fa anch'io come molte persone sono rimasta colpita dal video dell'Ultima lezione del prof. Randy Pausch, malato terminale di cancro, ai suoi studenti. Girava su YouTube, e la sua sforza d'animo, la chiarezza di idee e l'entusiasmo con cui le esponeva, l'autoironia, mi fecero comprendere che quell'uomo era un grande, un Maestro suo malgrado. 
Decisi di comprare il suo libro, e ne trovai una copia in inglese.
Tutto il libro è incentrato sulla capacità di realizzare i  nostri sogni di bambino. Randy Pausch, nonostante la sua breve vita, ci è riuscito. 

All'inizio del libro ringrazia i propri genitori per avergli permesso di sognare.
Cosa ci fa desistere dal continuare a inseguire i nostri sogni? si chiede l'autore. 
Bella domanda. 
E già io mi ritengo una sognatrice ambiziosa e determinata, perché non ho mai smesso di lavorare per realizzare ciò in cui credo. Il fatto che un paio di cose non le abbia ancora ottenute non significa che io debba mollare. 
Dopo vent'anni che ti impegni costantemente in una cosa in cui credi dal profondo e che ti fa felice è ovvio che gettare la spugna sarebbe un'assurda resa.

Randy Pausch scrive:
"I muri di mattoni sono lì per una ragione. Ci danno la possibilità di capire quanto davvero vogliamo una cosa." (La traduzione è mia)
Tra aneddoti spassosi in cui il professore mostra con nonchalance quanto sia stupido attaccarsi alle cose materiali e preoccuparsi per i piccoli problemi quotidiani, proprio lui che sta morendo, il libro offre alcuni spunti per lavorare su ciò che davvero vogliamo. Come una specie di promemoria. 
Ad esempio, ci chiede: State impiegando il vostro tempo sulle cose giuste? E ci ricorda che La fortuna è quando la preparazione incontra l'opportunità. 
Tutte cose che mi sono segnata, ovvio!

Ogni volta che le mie aspettative vengono deluse e sta per scattare il cattivo umore, la voglia di mollare, ecco che il libro mi sussurra all'orecchio: Never give up! Non mollare mai!
E se questo può sembrare un modo per esercitare resistenza a ciò che non si può ottenere o cambiare, e quindi uno spreco inutile di energia, ecco che il libro si conclude con una frase illuminante:
Non è una questione di come realizzare i sogni. E' una questione di come come condurre la propria vita. Se voi conducete la vostra vita nel modo giusto, il karma si prenderà cura di se stesso. I sogni verranno a voi."

In questa fine d'anno, che bilancio faremo? Cosa ancora resta da fare per realizzare ciò per cui siamo qui in questa vita?

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