Arrivata a pagina 30 ecco che il mio ego si è imbattuto in qualcosa che lo ha fatto sussultare mettendolo in crisi:
Tutte le volte che non cediamo al desiderio di essere approvati, di apparire originali, amorevoli, furbi o spiritosi di fronte agli altri, allora stiamo accumulando un'indicibile Forza dentro di noi. (...)
Cedere al consenso ci "scarica" e ci indebolisce, mentre resistere a questo desiderio ci "carica". (...)
Foto dell'autrice |
Cavolo, Facebook mi sta rovinando, ho pensato.
In effetti, sedendomi a riflettere, mi sono resa conto di quanto i social network, da strumenti potenzialmente magici per diffondere notizie e condividere opinioni, spesso si trasformino più che altro in templi dell'ego smisurato.
Pubblichi una cosa che ti preme far sapere al mondo e se nessuno commenta ecco che un po' ci rimani male, se qualcuno clicca mi piace invece gongoli come una scema...
E un moto di frustrazione comincia a bussarti da qualche parte, sai che in quelle parole c'è una grande saggezza, ma il piccolo ego bambino che vuole sentirsi apprezzato e coccolato da tutti alla fine riesce sempre a spuntarla.
E lì cominciano i giudizi e le classificazioni su noi stessi, altrettanto deleteri. Ecco, sono una scema, sempre a dire la mia, sempre a intervenire, sempre a fare la battuta per sdrammatizzare, uffa, non mi sopporto da sola...
Poi vado allo specchio, mi guardo e sorrido scuotendo la testa. Ti voglio bene lo stesso, anche se fai la scema, mi dico. Che ci posso fare? Anche questo ego fa parte del mio essere, a pazienza se a volte vorrei essere più silenziosa e magnetica.
Anche perché poi, magari, quella donna silenziosa che rimane in disparte con l'aria di saperla lunga non sarà un'altra maschera?
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