venerdì 28 dicembre 2012

Seguire i segni

La mia vita pare costellata di segni. Ovunque io mi giri, qualcosa risponde sempre ai miei pensieri, togliendomi dei dubbi o rafforzando la convinzione di essere sulla strada giusta.
Se dovessi fare un elenco dei segni ricevuti dall'Universo, non basterebbero duemila pagine... E chissà quanti altri mi sono sfuggiti!

Foto dell'autrice
In realtà tutti noi viviamo immersi in segnali che la Vita ci manda per aiutarci a non perdere la strada, ma spesso non li vediamo, non li sappiamo interpretare e con un'alzata di spalle li liquidiamo come semplici coincidenze. 

Ma il Caso non esiste. Tutto ha un senso e tutto viene creato dai nostri pensieri e dalle nostre azioni. La creazione è così inconscia che ci illudiamo di essere solo dei partecipanti al grande spettacolo della vita. Niente di più sbagliato. 
Siamo tutti protagonisti.

Deepak Chopra, autore del libro Le coincidenze (Sperling & Kupfer) e James Redfield autore del celeberrimo La profezia di Celestino (Corbaccio) sono solo due degli innumerevoli scrittori che hanno cercato di spiegare in maniera esauriente il principio universale, la Legge, che governa le coincidenze significative.

Seguire i segni è un ottimo modo di affidarsi alla saggezza della Vita, imparando a non fare troppa resistenza. Incaponirsi sulle proprie idee a volte crea danni. 
Briciola di torta a forma di cuore - Foto dell'autrice
Affidarsi ai segni, anche quando sembrano contrari alla nostra volontà, è un atto di resa coraggiosa. 

Altre volte i segni stessi paiono beffarsi di noi. Li seguiamo convinti che ci porteranno proprio dove vogliamo andare, perché tutto sembra indicarlo, e poi invece la Vita svolta e scopri che è solo così che puoi avere altri doni, altri insegnamenti. Che dovevi proprio passare di lì.
E' questa la vera saggezza. Sapere che l'Universo sa meglio di noi, perché nella sua visione globale conosce il Piano e ci guida nei meandri tortuosi dell'esistenza. Che c'è anche quando crediamo di essere a un punto morto.

A volte i punti morti, quando i segni paiono essere scomparsi di colpo, sono la cosa migliore che possa capitarci.
Perché è lì che sperimentiamo la fede, la fiducia. E se ci affidiamo alla Grande Saggezza, troveremo la strada.
Anche l'assenza di segni, paradossalmente, è una risposta.

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