giovedì 13 aprile 2017

Strappare il Velo di Maya

Sappiamo di vivere dentro proiezioni, che tutto ciò che ci piace e non ci piace è comunque filtrato da ciò che noi stiamo proiettando all'esterno. Che sia innamoramento o odio, tutto parla di noi, ed è pura illusione.

Velo di Maya #1 - Autoritratto dell'autrice
Ma l'errore che si commette facilmente, quando ci si rende conto di una nostra proiezione - bella o brutta che ci appaia - è quello di volerne uscire, di chiedere a noi stessi di smettere di proiettare fuori di noi quell'illusione in cui siamo caduti.

La consapevolezza e la risoluzione non passano dall'accantonare le cose, solo dall'integrarle.
Stiamo vivendo l'illusione dell'innamoramento, ad esempio?
Bene, stiamoci dentro sentendola tutta. Godiamoci il film sapendo che è solo luce proiettata su uno schermo bianco, che non c'è nulla di vero, non c'è nulla di reale, ma può insegnarci molto di noi dal modo in cui ci facciamo coinvolgere.

E' tutta vita che accade. Stiamo pure nel sentire il frullo del cuore, stiamo pure nel desiderio di un bacio appassionato, ma senza attaccamento all'aspettativa che accada realmente, senza la pretesa di essere ricambiati dello stesso sentimento, seppur passeggero.

La Bellezza sta nel sentire che tutto ciò è manifestazione di noi. 

Se si sta male per un sentimento non ricambiato, basta starci dentro con coraggio, sentendolo tutto, percependo le viscere torcersi, fluendo nelle lacrime, lasciando che il nodo in gola faccia male, che lo struggimento ci laceri dentro. Se si sosta abbastanza a lungo in quel sentire, ecco il miracolo: è solo vita che accade, e pian piano porta via quel dolore proiettato all'esterno per essere guarito. 

Mai giudicarsi per un sentimento doloroso che si sta vivendo. Perché è una spia rossa di qualcosa che vuole essere riparato, ma lo si può fare solo accogliendo il segnale senza giudizio, amando quella parte ferita di noi che chiede amore. 
L'amore che guarisce il nostro dolore può soltanto venire da noi stessi, mai da fuori. Non c'è nessun là fuori!
Velo di Maya #2 - Autoritratto dell'autrice

Amate quell'illusione come parte di un Piano più grande per evolvere, senza illusione non c'è trasmutazione in consapevolezza. Senza piombo non abbiamo oro da trasmutare. 

Il Velo di Maya non va strappato a forza. Si scioglie da solo quando impariamo ad amare tutte le nostre parti ombra. Quando ci accogliamo totalmente e impariamo a vedere la nostra Bellezza intrinseca. 

Quando l'innamoramento per qualcuno lo integriamo fino in fondo, ecco che entriamo nell'Amore. Per noi stessi.