sabato 5 gennaio 2013

Sul radicamento

Capita a volte che alcune anime, incarnandosi, non scendano in modo totale nella materia.
Sono anime prettamente spirituali che faticano a mettere radici, a concretizzare nella vita, a sentirsi a casa in questo mondo umano.

Persone dal fisico sottile, direi elfico, e grandi occhi aperti sul mondo pieni di stupore. Persone un po' schive, che quasi rifuggono la materia.
Detestano la violenza, rifiutano di nutrirsi di animali, sono attratti irresistibilmente dalla mistica. 
Perché quello è il loro mondo: lo spirito.

Ma quando vieni al mondo, il compito della tua anima è sperimentare la materia in tutto e per tutto. 
Il corpo è strumento di conoscenza terrena. 
Foto dell'autrice

Per radicarsi e concretizzare le idee, i talenti, le passioni, un corpo deve passare per lo sport, la danza, il ritmo, il lavoro manuale, l'attenzione sui movimenti, i compiti terreni.

E, orrore, mangiare carne!

Se ami tutte le creature e sai cosa succede nei macelli, dover mangiare carne per radicarti può essere un compito che richiede una buona dose di coraggio e determinazione.
Il sapore del sangue della bistecca in bocca ha il sapore della morte, della violenza. Eppure la vita ti sta chiedendo di accettarlo come veicolo di incarnazione completa del tuo spirito nella materia.

E io che pensavo che meditare bastasse a trovare il proprio posto nel mondo!

Quando ti manca la terra, è come se ti mancasse il libretto di istruzioni di vita. 
E così scopri che rifugiarsi nello spirito, nella meditazione, non sempre è indicato se il tuo compito terreno è esattamente il contrario!


E' proprio vero, come ho scritto pochi giorni fa, che spesso l'Universo ti porta Aiuto in modi inaspettati.
Ma vanno sempre accettati, affidandosi a chi, evidentemente, ne sa più di noi su cosa è meglio. 
Già è magnifico vedere che l'Aiuto richiesto è arrivato al momento giusto.

E quindi, largo ai tamburi, largo alle danze africane, ai lavori manuali e... alla bistecca al sangue... Se è questo il mezzo per arrivare a ottenere i risultati sperati dopo anni di fatica e passione e abnegazione per il nostro lavoro.

Facciamo rumore, battiamo forte sul tamburo per dire alla terra che esistiamo, che siamo qui per essere un tutt'uno con lei, pestiamo i piedi per risvegliare le potenti energie della vita.
Vita!








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