martedì 15 gennaio 2013

La donna "fera"

Dea Madre - Foto dell'autrice
C'è una cosa che la donna moderna, addomesticata, ha dimenticato di sé: il suo Potere ferino.
La donna contiene in sé una natura fera, ovvero selvaggia, animalesca, un archetipo di Dea Madre che crea ma nello stesso tempo può distruggere in un ciclo perfetto di vita/morte/vita che ben rappresenta la circolarità dell'esistenza.

Come una lupa selvaggia, la Madre archetipa dà vita, protezione e nutrimento alle sue creature ma può trasformarsi in una belva feroce che annienta il predatore minaccioso. 
Le creature di ogni donna non sono per forza solo i figli. La donna ha in sé un naturale istinto di protezione dei valori e delle idee che le appartengono. 
La donna fera difende il proprio territorio psichico selvaggio e incontaminato con i denti e con le unghie, ringhiando e mordendo se necessario.

Riportare in vita l'istinto primordiale insito in noi significa tornare a noi stesse, a essere autentiche, libere da condizionamenti sociali e culturali che ci vogliono soggiogate, arrendevoli, remissive. 
In quanto femmine ci hanno insegnato a essere carine. A dire sempre sì, a farci ammirare.
Ma, come dice la saggia Clarissa Pinkola Estés in Donne che corrono coi lupi, vi immaginate un madre lupa che insegna alle sue cucciole a essere carine? A sorridere invece di difendersi dai predatori?

Dee Madri - Foto dell'autrice
La donna fera è una donna conscia del proprio Potere, della propria seduttività animale, centrata sui propri valori e fiera della propria essenza intrinseca. 
Si muove nel mondo con il proprio istinto infallibile, ha fiuto per le energie che la circondano.

La donna fera mangia, balla e fa l'amore come fosse la prima e unica volta, senza aver nulla da perdere, cammina a piedi nudi, scala gli alberi, corre a perdifiato nella campagna dietro i suoi cani, canta a squarciagola, ride e ama con autentico trasporto. 
Sa di essere fatta di sangue e carne e ossa e unghie e peli e accetta la propria fisicità, la propria natura materiale.

La donna fera si immerge nella vita con l'entusiasmo del cucciolo selvaggio ma con la consapevolezza della vecchia saggia.
E' vecchia e giovane allo stesso tempo.
Lo puoi vedere dai suoi occhi.
Che siano spalancati dall'entusiasmo o sottili fessure cariche di energia sessuale potente, la donna fera non è come tutte le altre.

Lo puoi vedere da come cammina, ancheggiando leggermente, a testa alta, da come si siede a gambe incrociate per terra o con i piedi sulla sedia. Mangia con le mani ma non è mai volgare.
A volte si veste con strani cappelli, a volte con sciarpine svolazzanti, con scialli o maglioni che ricordano il mantello di una strega medievale, ha collane che tintinnano o hanno il look crudo di monili ancestrali.
Comunque sia, la donna fera non passa inosservata.

E quando una tale donna diviene consapevole del suo Potere ferino, ecco che diviene una Dea in terra.
Se ascoltate bene, potete sentire il battito di tamburi selvaggi rombarle nel sangue e l'odore selvatico del suo sesso che vi chiama.



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