giovedì 17 gennaio 2013

Lo yoga della risata

Da un po' di tempo stanno nascendo corsi di yoga della risata.
Corsi che ci aiutano a tirare fuori l'anima ilare, giocosa, dissacrante e autoironica sepolta dentro di noi.

Mi è capitato tempo fa di partecipare a una lezione di prova e ricordo che arrivando a casa avevo i crampi alle guance.
Inner smile - Foto dell'autrice
All'inizio bisogna un po' sforzarsi di ridere, tanto per cominciare a sciogliere il ghiaccio. 
Ma a un certo punto si comincia a ridere davvero e di gusto, principalmente per l'assurdità della situazione.
Un gruppo eterogeneo di persone, una cinquantina, che ride senza motivo, battendo le mani, piegandosi in due, asciugandosi le lacrime agli angoli degli occhi. 

In realtà possiamo farci la nostra seduta di yoga della risata come e quando vogliamo nella nostra vita quotidiana.
Basta imparare a ridere di più delle cose della vita, di noi stessi, prendendoci meno sul serio, basta stare di più con gli amici, vedersi una bella commedia, aver voglia di gioire di più.

Si sa che ridere è terapeutico, e non c'era bisogno che ce lo spiegassero gli scienziati. 
Dice il vecchio detto che il riso fa buon sangue.
Baby laughing - Foto dell'autrice

A me piace molto la famosa frase di Chopin:
"Chi non sa ridere non è una persona seria".

Aggiungerei che chi non sa ridere non è una persona vera, autentica. 
Se tra i primi istinti dei neonati c'è il riso, cosa ci impedisce di continuare a ridere sinceramente anche da adulti?

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