mercoledì 9 gennaio 2013

La grammatica della Legge Universale

Quante volte ci è capitato di pensare cose come: 
Non voglio ammalarmi, non voglio essere lasciato, non voglio essere tradito, non voglio perdere il lavoro, non voglio soffrire, non voglio ingrassare, eccetera...

Questo mantra che ci recitiamo ha solo l'effetto di materializzare ciò che più temiamo.
Prima di tutto perché focalizziamo l'attenzione sul problema e non sulla soluzione o sulla condizione ideale che vorremmo per noi.
In secondo luogo perché l'Universo non ragiona secondo le nostre regole grammaticali.

Il non non esiste per la Legge di Attrazione.
Quindi se chiedi di non rimanere solo, l'Universo capisce rimanere solo. E ti crea le condizione per rimanerci!

I nostri pensieri e le nostre emozioni sono energia. 
Se preghiamo per disperazione è proprio quell'emozione che viene inviata all'Universo. Che risponde per vibrazione uguale.
E ciò che otteniamo è, appunto, solo disperazione continua.
Con il risultato di concludere, secondo la nostra logica umana, che le nostre preghiere non sono state ascoltate. Allora smettiamo di pregare o addirittura di credere nel Divino.
O ci arrabbiamo con lui e ci sentiamo frustrati, non amati, non meritevoli di aiuto.

Ma tutto è nato dalla nostra comunicazione. Non conosciamo le regole della Legge. 
Attiri ciò con cui vibri. Tutto torna. Semplice!
Foto dell'autrice

Allora cominciamo a eliminare la negazione dalle nostre richieste.
Affermiamo ciò che desideriamo. Scegliamo una preghiera assertiva.
Cominciamo ad aprirci a ciò che vorremmo attirare con fiducia, senza fissarci su ciò che non ci piace e vorremmo cambiare.

Cambiamo la nostra Grammatica dell'Anima!

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