giovedì 3 gennaio 2013

Apprezzarsi

What you are - Foto dell'autrice
"Tu sei tutta bella,
amica mia, 
e non vi è difetto alcuno
in te" 

Ho scelto questi versi dal Cantico dei Cantici (4 - 7), per ricordarci che l'apprezzarsi è alla base del fluire sereno nella vita.
Senza l'autostima non c'è Potere personale.
Senza il Potere personale la nostra vita è in altre mani, nelle mani illusorie del fuori da noi, del giudizio altrui.

Il giudizio è sempre illusione in quanto si distacca dal semplice essere delle cose. Le cose sono quello che sono. Il giudizio è nostro. 
Noi siamo quello che siamo e, agli occhi del Divino, tutto ciò che esiste è perché così deve essere, nulla è brutto o sbagliato.

Se poi ci ricordassimo che prima di nascere in questa vita ci siamo scelti tempi, modi, condizioni per venire al mondo, compreso il nostro corpo - il magnifico veicolo per sperimentare la materia - allora potremmo davvero guardarci allo specchio e vederci come siamo davvero: un miracolo.

Anche a livello genetico - l'essere qui fisicamente, aver sfidato i tortuosi meandri della storia, in cui i nostri antenati hanno lottato per tenersi in vita e riprodursi durante guerre, carestie, massacri e migrazioni fino al giorno in cui siamo venuti al mondo - come può non essere visto come un miracolo?

Guardiamoci allo specchio imparando ad amarci di più, a ignorare le critiche che affiorano dentro e fuori di noi, a ignorare i modelli di plastica - inarrivabili perché fuori dalla realtà - proposti in maniera ossessiva dai mass media, ma anche le aspettative comuni.

Non avere rughe - ma abbiamo vissuto, e le rughe ci sono testimoni!
Avere tette enormi - ma chi l'ha detto che la bellezza femminile passa dalle tette? 
I modelli classici e antichi di Bellezza - vedi le statue di Afrodite, ma anche di Iside prima di lei - non contemplavano seni sproporzionati e assurdamente turgidi. 
Solo il mondo contemporaneo ci ha proposto un modello volgare in quanto mero oggetto sessuale. 
Avere il sedere piccolo e muscoloso - eppure, nella maggior parte delle culture la donna è morbida, ha forme generose in quanto simbolo del calice che dona la vita. Simbolo di abbondanza.
Che fine ha fatto la vera femminilità?
Che fine ha fatto la Grazia?

D'ora in poi ricordiamoci che la Bellezza non è un canone e nemmeno una somma di misure astratte.
Crescent - Foto dell'autrice
Una donna che si sente bella è cento volte più bella di una bella che non sa o non crede di esserlo.

Siamo tutte belle perché siamo qui per sperimentare e contemplare la Bellezza. 
Dobbiamo solo sviluppare occhi per vedere e cuore per amare.
E per amarci.



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