venerdì 11 gennaio 2013

Saper vedere i nostri schemi

Una sera ti capita di scoprirti a fare resistenza su qualcosa. 
Ti viene sonno, ti senti stanco e sai che quella è un'ottima scusa per dire a tutti intorno a te che non parteciperai al gioco, che non te la senti, magari un'altra volta...

Think like a woman - Foto dell'autrice
Sei immerso nel tuo torpore, in disparte, con il brusio degli amici che si divertono in sottofondo, senti che stai sbagliando tutto, non stai fluendo. 
Sai che ti stai isolando perché qualcosa di mette a disagio. La tua timidezza ti fa rannicchiare ancora di più nel tuo angolo di sicurezza e come un bimbo viziato ribadisci a te stesso che non sei obbligato a fare qualcosa che non ti senti. Che non vuoi forzarti a giocare, a socializzare, se non ti va.

Eppure, un'amarezza profonda ti prende alla gola nel momento in cui stai andando a letto, nel silenzio della notte.
Senti che ti sei perso l'ennesima occasione per aprirti, vedi i tuoi schemi mentali chiaramente davanti agli occhi e sai bene che non hai fatto nulla per reagire e dissolverli.
Pensi a tutto il lavoro fatto su te stesso, che a quanto pare non è abbastanza... 

Il mattino dopo, però, ti svegli con il sole e pensi che sì, è vero, ieri hai agito in base a schemi ben solidi che ancora albergano in te.
Morning air - Foto dell'autrice
Però li hai visti! Li hai toccati, assaporati...
E' questo il grande dono!
Il lavoro che stai facendo da anni su te stesso te li ha mostrati e tu ne sei stato cosciente.

Ora hai una consapevolezza maggiore e sai che la prossima volta potrai davvero lasciarti andare senza chiuderti. 
Avevi bisogno di quell'esperienza. 
L'unica cosa da fare è ringraziare per il dono della visione.

Nessun commento:

Posta un commento