sabato 2 marzo 2013

Riconoscere i condizionamenti

Quando non ci va di fare una cosa, e diciamo Non c'ho voglia, pensiamo di star esercitando un sacrosanto diritto di fare ciò che ci pare, in quanto liberi di scegliere.
Questa cosa ci sembra rafforzare la nostra personalità, il nostro modo di essere. Sono fatto così. E allora? 

Foto dell'autrice
Allora, quello in realtà è un condizionamento.
Quando la non voglia di fare una cosa, seppur banale, prende il sopravvento, non siamo più liberi. 

Le cose non fatte, non finite, tralasciate per pigrizia ce le portiamo dietro per anni, e quel non risolto è come un macigno che ci trasciniamo appresso. 
La nostra energia si abbassa, la pigrizia ci rallenta, la vita si inceppa sempre più di frequente.
Quei condizionamenti ci fanno apparire le piccole cose della vita come ostacoli insormontabili.
Inconsciamente, ci sentiamo dei falliti. 
E il risultato è che falliamo in un sacco di cose.

Dice Alberto Chiara nelle sue lezioni:
"Quando tu ubbidisci al condizionamento, esso raddoppia la sua carica; quando tu disubbidisci al condizionamento, questo si dimezza."
Foto dell'autrice

E noi torniamo un po' più liberi.

Quindi, se avete una lampadina da cambiare da sei mesi, cambiatela subito, e fate quella semplice telefonata alla vostra zia novantenne prima che se ne vada da questo mondo, lasciandovi il rimorso di non averla chiamata!


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