giovedì 21 marzo 2013

Quando il dolore si cristallizza nel corpo

Il nostro corpo, l'ho già scritto, è veicolo di emozioni. E' il corpo, con le sue reazioni fisiche e muscolari, a creare le sensazioni.
E la maggior parte delle nostre sensazioni è fatta di emozioni negative. Di energia di contrazione.

Queste reazioni emotive si cristallizzano nel corpo, e se ripetute, diventano dei veri e propri nodi, dei blocchi energetici che ci bloccano la vita.

Foto dell'autrice
La kinesiologia applicata permette di individuare e sciogliere facilmente questi nodi di dolore con la semplice pressione delle dita. E permette anche di capire quando si sono formati.

Dove c'è il blocco energetico si sente molto dolore, che scompare dopo pochi minuti con l'intervento del kinesiologo. 

Apparentemente i nodi di dolore non dovrebbero avere nulla a che fare con aspetti concreti della nostra vita, pensiamo. 
Eppure, spesso l'incapacità di affrontare al meglio degli aspetti della nostra vita anche molto importanti, come la carriera, il rapporto con l'altro sesso o con i figli è molto influenzato dai nostri nodi di dolore cristallizzati nel corpo.

Le emozioni sono ancora lì, anche se noi non lo sappiamo. 
Magari quel blocco si è formato nell'infanzia o comunque tanti anni addietro, e non ne abbiamo più memoria. 
Ma il corpo ce l'ha. Il corpo non dimentica. Il corpo duole.
E quelle memorie cristallizzate ancora influiscono sul nostro comportamento, sulle convinzioni inconsce. 
Perché corpo e mente sono collegati.


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