venerdì 21 febbraio 2014

Will Bowen e un mondo senza lamentele

Pochi giorni fa una carissima amica mi ha parlato di un metodo divertente per eliminare la lamentela dalla propria vita quotidiana, inventata da un americano di nome Will Bowen.

La tecnica è molto semplice: si mette un braccialetto attorno a un polso, a scelta. Durante il giorno ci si osserva per intercettare eventuali lamentele, critiche e pure gossip che escono dalla nostra bocca. 
Foto di Cinzia Cavaletti al suo giorno 2
Ogni volta che la lamentela affiora all'esterno, portiamo il braccialetto all'altro polso. E il giorno seguente sarà ancora il giorno 1.
Se riusciremo a non lamentarci per 21 giorni di seguito, potremo dire di aver eliminato la lamentela anche dal nostro inconscio. Ci saremo ripuliti.

Bisogna essere onesti con sé stessi e riconoscere quando qualcosa che diciamo non è semplicemente un'affermazione ma è una lamentela. Persino sbuffare e alzare gli occhi al cielo fanno parte dell'abitudine alla lamentela, e ci partono meccanicamente. 

Dire al gatto di scendere dal letto non è una lamentela.
Dire: Ecco, sempre sul letto, ora mi hai riempito il piumone di peli, stupido gatto! E' una lamentela.
Uffa, è una lamentela. Che palle!, è una lamentela.

Perché eliminare la lamentela dalla vita?
Perché, spiega Bowen nel suo libro A complaint free world (Un mondo libero dalla lamentela), che noi siamo tutti self-made, cioè ci facciamo da soli. 
Tutto ciò che ci accade in qualche modo lo creiamo noi con il nostro inconscio. La lamentela è focalizzarsi sul problema e non sulla soluzione, dice l'autore. Quindi, con l'energia della lamentela finiamo per attirare ciò che non vorremmo.

I benefici sulla mente sono notevoli, essa è più rilassata, il corpo non sente il peso della lamentela su di sé, ci si concentra di più su pensieri costruttivi.

Will Bowen, poi, parla della teoria della fionda, ovvero: quanto più tiri indietro l'elastico, tanto più andrai lontano. E chiaramente, se sei privo di energia perché la lamentela te la porta via, le tue azioni per andare dove vorresti sono più deboli, meno efficaci. Se hai l'entusiasmo, il tuo tiro sarà pieno di forza.

Quindi, il metodo porta le persona a slittare da una vita di insoddisfazione a una vita di azione. 
Questo metodo, se preso anche con autoironia, invita alla sfida quotidiana con sé stessi e con i propri limiti.
L'esempio della barriera corallina è lampante: i coralli sono più vivi e in salute dalla parte dell'oceano, mentre dalla parte della laguna tendono a morire più in fretta. Perché? Per via delle continue sfide sollecitate dall'oceano, con le sue correnti, dalla fauna. Il corallo è più vivo se deve confrontarsi con le sfide della
Autoscatto dell'autrice al secondo giorno 1
sopravvivenza.


Per chi decidesse di provarci, sappia che non si deve scoraggiare, per questo è necessaria una buona dose di autoironia e obiettività, ma anche di determinazione. 
Da tre giorni sono al giorno 1. Meglio! Mi sto osservando e mi rendo conto, sia per ciò che riguarda me stessa ma anche chi mi circonda, che il 95% circa delle nostre frasi sono intrise di lamentela.
95%! Tutta energia sprecata a concentrarsi su ciò che non va e non sulla soluzione!

Sappiate anche che a detta dell'autore per arrivare a fare tutti i 21 giorni di fila senza lamentela sono necessari dai 4 agli 8 mesi.
Avanti, coraggio, la sfida è aperta!





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