venerdì 1 novembre 2013

Il senso di meraviglia e il Sé.

Chi ha occhi per vedere e cuore per amare non può non accorgersi della maestosità del creato.
Perché i bambini hanno sempre quel senso di meraviglia negli occhi spalancati? 
Razionalmente diremmo che è perché vedono le cose per la prima volta.
Non solo. Le vedono davvero. Le vedono per ciò che sono: miracoli.
Foto dell'autrice

Un seme che diventa fiore e poi frutto è un miracolo, gli stormi di uccelli che si spostano come un'unica entità serpeggiando nel cielo sono un miracolo. Il colore delle foglie in autunno. Tutto ciò che ci circonda è un miracolo.

Persino il fatto che siamo qui. 
Biologicamente, tra carestie, guerre, pestilenze, rami famigliari estinti lungo i secoli, il fatto che siamo riusciti a nascere nonostante tutto è un miracolo.
Ci avete mai pensato? O avete dato tutto per scontato?


Foto dell'autrice
Quante volte vi capita di provare un senso di meraviglia e gratitudine per la Bellezza del creato?

Il senso di meraviglia nasce dal Sé. 
Da quel luogo illimitato ed eterno che accetta le cose per ciò che sono e le ama perché l'amore è lo stato naturale dell'Essere.
Definire l'amore un sentimento è riduttivo.

L'amore è ciò che siamo.
Solo l'amore può commuoversi davvero per quanto sia bello il creato. E può capire in profondo che ogni cosa è sacra.

Tutto il resto è illusione di separazione. E' non-amore.



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