giovedì 14 novembre 2013

Rimanere ricettivi

Si parla sempre di schemi mentali, giudizi e preconcetti che ci limitano.
Da dove vengono?

A parte gli schemi acquisiti dalla famiglia, anche a livello di inconscio collettivo famigliare e di DNA, ci sono i preconcetti culturali, le frasi che ci sono state ripetute da insegnanti e amici, i libri che abbiamo letto e i film che abbiamo visto.

Tutto questo contribuisce a farci una nostra idea delle cose del mondo e delle persone, ma non è mai originale. Noi pensiamo che lo sia, anzi, addirittura noi pensiamo di essere quelle idee. Ci identifichiamo in esse.
Ma è tutto un mero puzzle di idee e pregiudizi altrui che abbiamo fatto nostri.

Foto dell'autrice
Siccome noi reagiamo e giudichiamo in base ai ricordi, quando incontriamo una persona, spesso la prima impressione che ne abbiamo è filtrata da qualcosa che è già successo nel passato. Così, ci viene spontaneo agganciare il nostro giudizio verso questa persona in base a schemi vecchi e radicati in noi.

Ne traiamo una conclusione e da quella non riusciamo più a uscire.
Se qualcuno ci risulta antipatico la prima volta, difficilmente riusciremo a toglierci quel giudizio dalla testa. Per noi quella persona sarà etichettata come antipatica per sempre.

Senza star a indagare quale ricordo del passato ci porta a giudicare una persona in un certo modo, la cosa migliore che possiamo fare è stare all'erta verso i nostri pensieri e riconoscere un pregiudizio, un preconcetto, quando nasce.

Bisogna ricordare che ognuno di noi vede la propria realtà in base ai filtri che ha, e quindi ciò che noi giudichiamo non è l'essere che c'è dietro a quegli schemi di pensiero. 

Inoltre, non va dimenticato che ciò che pensiamo degli altri spesso corrisponde a ciò che a livello inconscio pensiamo di noi. 
Foto dell'autrice
Se crediamo che il mondo sia pieno di persone pettegole, maligne ed egoiste che non vedono l'ora di distruggerci, forse è perché una parte di noi è così.
Se invece pensiamo che le persone siano fondamentalmente buone e che non potrebbero mai farci davvero del male, è perché noi stessi saremmo incapaci di fare del male.

Se fossimo davvero svegli, sapremmo che ogni persona che incontriamo è prima di tutto un'anima perfetta incarnata. E che attraverso quella forma, noi vediamo noi stessi.

Rimanere ricettivi, scevri da preconcetti, è l'unico modo di non fare resistenza alla vita.

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