giovedì 21 novembre 2013

La camminata spaziale

Sappiamo tutti che camminare fa bene, non solo al fisico, ma rinvigorisce anche lo spirito.
Frank Kinslow propone di applicare le tecniche del silenzio interiore alla camminata con un semplice suggerimento.
Foto dell'autrice

Invece di guardare gli oggetti e il paesaggio intorno a voi, ponete  l'attenzione sullo spazio tra gli oggetti. 
Lo spazio è ovunque, ma noi non lo notiamo mai.

Quando cominciamo a notarlo, la mente rallenta, il corpo si rilassa, il cuore si espande.
Questo perché, nonostante lo spazio non sia vuoto (contiene ossigeno, onde radio, particelle d'acqua, polline e molto altro) alla nostra mente esso appare come tale.
E l'anima sente il richiamo verso la casa madre, il Nulla da cui ogni cosa è creata.

Tutto ciò è armonia delle sfere come scrive Kinslow. La nostra camminata è in sintonia con l'universo intero. Stiamo creando una sinfonia.

L'unico piccolo sforzo che occorre, nella camminata spaziale, è non identificare lo spazio come faremmo con gli oggetti che gli stanno  intorno. Osservando questo spazio con la mente serena e silenziosa sentiremo affiorare una beatitudine, un amore profondo che nasce dal cuore.

Foto dell'autrice
E' per questo motivo che la camminata spaziale permette di praticare meglio il silenzio della mente. Perché quello spazio che osservi tra le cose rappresenta anche i momenti di silenzio in cui riesci a far tacere il chiacchiericcio dei pensieri.

Un altro piccolo gradino verso la consapevolezza.

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