mercoledì 27 novembre 2013

I messaggi fuorvianti delle canzoni

Foto dell'autrice
Alzi la mano chi non ha mai ascoltato una canzone d'amore, o non  l'ha canticchiata. 
Ci sono canzoni che ci rimangono dentro per ore e giorni, altre ci ricordano un particolare periodo felice, o un momento doloroso, ci sono canzoni che amiamo da anni o decenni. Ci emozionano, le sentiamo nostre perché rispecchiano i nostri sentimenti.

Ma avete mai provato ad ascoltare bene il testo di una tipica canzone d'amore?

Mi fai sentire amata/speciale/importante;
Senza di te non vivo più/morirò;
Sei la mia vita;
Sei la cosa più importante per me/del mondo;
Da quando ci sei tu sono felice;
Mi hai spezzato il cuore/fatta a pezzi/distrutto;
Non esisto senza te;
Non lasciarmi/non andare via;
Ho bisogno di te;
Ti prego/ti supplico…

… e via dicendo.

Vi pare normale? 
Una persona risvegliata capirebbe immediatamente l'assurdità di testi del genere.
Per la gente non sveglia sono un pericolo.
Perché si sottolinea il concetto fin troppo radicato che noi esistiamo, ci sentiamo vivi e amati solo se qualcuno ci fa sentire così.

ORRORE!
Stiamo dando il potere a qualcun altro di renderci felici oppure no.
Foto dell'autrice
Gli permettiamo di stracciarci il cuore, farci a pezzi, e ancora ne cantiamo le lodi!
Siamo noi i pazzi. Noi stiamo dicendo al mondo che non abbiamo il nostro potere in noi. Possiamo solo contare sul potere che affidiamo a qualcun altro.
E così si comprende perché quasi tutti là fuori vivono nel terrore. Nel terrore di venire traditi, scaricati, rifiutati.

Le canzoni sono un veicolo di cultura e di sentimenti. Finché non cambiamo atteggiamento verso la vita e in amore, e continuiamo a riempirci le orecchie e il cervello di questi messaggi, non riusciremo mai ad essere padroni di noi stessi e dei nostri sentimenti.



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