lunedì 26 novembre 2012

Fa' che sia innocuo

Giusto un anno fa mi sono trovata quello che temevo fosse un nodulo al seno. Un giorno ho sentito una pallina dolorante accanto all'aureola del seno sinistro, che a me sembrava grande quasi quanto il nocciolo di una ciliegia. Andai subito dal medico che palpando disse : Hmm... Sembra grosso...
E qui ebbi la prima vampata di calore, un panico strisciante che mi tolse il fiato per alcuni secondi. Poi il medico sminuì dicendo che nelle donne invecchiando il seno duole di più, specie in menopausa. Menopausa? Invecchiando? Ehi, calma... In non sto invecchiando e non ho intenzione di andare in menopausa tanto presto!

Nel tardo pomeriggio stavo giocando a carte con mia figlia, di colpo mi prese una voglia incontrollabile di piangere e non riuscii a trattenere le lacrime. Ci volevano circa tre settimane per fare l'ecografia, e io pensavo all'angoscia di tutte quelle donne che aspettano questo momento come vivendo con la spada di Damocle sulla testa, e intanto ogni giorno che passa la paura, l'ansia crescono e diventano insostenibili. Temevo i pensieri pessimisti, ma scoppiai in lacrime abbracciando mia figlia, senza vergognarmi di mostrarle la mia fragilità di quel momento. Mormorai al Divino come un mantra: Ti prego, ti prego, fa' che sia innocuo, fa' che io possa veder crescere mia figlia, ha solo otto anni, ha bisogno di me! E ho ancora così tanti progetti per la mia vita...  Io voglio vivere! Accetto le sfide della vita, le accolgo a braccia aperte, ma ti prego fammi vivere!
Tra le lacrime mi guardai attorno: i miei libri, i tappeti cui tengo molto, la casa arredata da poco tempo con alcuni mobili di famiglia e altri costruiti da me... Ecco che ebbi la percezione della caducità, quel senso di vuoto e di smarrimento che prende alla gola e scava una voragine nel ventre. Ecco gli attaccamenti alle cose materiali, ma anche le domande esistenziali. -  Cosa lascerei davvero della mia essenza a mia figlia? Cosa rimarrà di me in lei, cosa sono riuscita a tramandare di buono e cosa no? Che percezione avrà di me tra molti anni?
Sentivo tutto il corpo pulsare pieno di dolore, di paura e ansia e sapevo che era peggio. Nei giorni seguenti parlai al nodulo, che mi faceva sentire il seno pesante e non smetteva mai di dolere, lo inondai di luce. - Piccolo mio, gli dissi, sei arrabbiato? Qual è il problema? Ti voglio bene, sei parte di me, facciamo pace. Ti chiedo perdono per qualsiasi cosa ti abbia irritato. Non l'ho fatto apposta.
Immaginai di coccolarlo come un bambino e per un po' parve dolere meno.

Un pomeriggio andai a prendere la bambina a  scuola ancora scossa da quella paura pulsante. Respiravo a fondo, ascoltavo il corpo per cercare di calmarmi. Passò una madre con il figlio per mano dicendogli: La maestra dice che non devi preoccuparti.
Di colpo sentii che era un messaggio per me. Ringraziai e sorrisi. Un paio di ore dopo, al supermercato, aprendo una rivista a caso, mi trovai sulla pagina dell'oroscopo che diceva, riguardo al mio segno:
"Ai primi di dicembre scoprirete che una vostra preoccupazione è infondata."
Ringraziai ancora, quasi scoppiando in lacrime: l'ecografia sarebbe stata il 2 dicembre.

Il giorno dell'ecografia ero seduta in sala d'attesa con la mia amica G. che si era offerta di accompagnarmi. Le dissi che avevo fatto un voto, anzi due: Se è innocuo giuro che vado a fare un viaggio spirituale in India, e smetto di mangiare carne per sempre.
Lei sorrise e disse: Per l'India non guardare me...
- Allora Bali?
- E quando ci andresti?
- Boh, e non so nemmeno dove trovare i soldi, ma...
- E comunque, cara mia, dire che non mangerai più carne non vale, perché tu già non la mangi volentieri, quindi non è un vero sacrificio. Non è come, per esempio, dire che non farai più sesso!
- Eh, no, cavolo, non voglio mica farmi suora, ci manca solo che faccio voto di castità per sempre...
Quando uscimmo dalla clinica, sospirai sollevata per il responso negativo, l'aria era stranamente tiepida per essere dicembre, c'era il sole che pareva sorridere con me. Alzai la testa verso di esso e dentro di me dissi grazie grazie grazie grazie grazie grazie grazie...

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