giovedì 29 novembre 2012

Ci nutriamo di conflitti? Riflessione sulla tv spazzatura.

Ultimamente mi è capitato, facendo zapping, di notare quanti strani programmi televisivi invadano la tv, e tutti incentrati sul conflitto. Programmi che sbandierano conflitti sentimentali e ripicche adolescenziali,  lacrime di rabbia e vergogna, gesti aggressivi per pura rivalsa e desiderio di supremazia sull'altro, insulti, parlarsi addosso, vittimismo, minacce, sbeffeggiamenti e umiliazioni...
Ogni volta ne rimango stupefatta e contrariata, specie quando si tratta di politici in tribune elettorali. Come si può ascoltare e poi votare gente che rappresenta non il popolo, come da Costituzione, ma il peggio dell'umanità? Ne provo persino fastidio, perché mi chiedo quale gusto ci trovi la gente a nutrirsi di tanto conflitto e cattiveria, quando già attorno a noi, nella vita quotidiana, ci sono spesso momenti di tensione e rabbia, magari sul lavoro o in famiglia.
Naturale che il primo pensiero di reazione sia: Ecco, il sistema sta cercando di mantenere basse le nostre energie per farci continuare a dormire, nel timore che l'umanità si possa svegliare davvero... 
In parte questo può essere vero, ma è altrettanto vero che è l'audience cha fa i programmi.
A un pubblico di gente risvegliata non verrebbe nemmeno in mente di impiegare il proprio tempo libero davanti a uno schermo in cui si vede gente vomitarsi addosso insulti e negatività, dando insomma il peggio di sé stessi.
Questi programmi non durerebbero un giorno sui palinsesti. Certo, nessuno ci obbliga a sorbirceli, dato che continuano a esistere, ma mi piace immaginare un mondo in cui il popolo un giorno decidesse che non ne può più di questa fogna mediatica in cui predominano i bassi istinti.

Sarebbe utile una riflessione collettiva sull'attrazione che le basse energie hanno ancora su di noi, intesi come massa.
I Maestri spirituali, e l'ho già scritto, dicono che tutto parte da dentro di noi, nulla è all'esterno, la realtà è una nostra proiezione, filtrata da innumerevoli sentimenti e ricordi calcificati nel profondo di noi, in modo così radicale da non essere facilmente estirpabili e soprattutto costituendo la nostra personalità, ovvero una maschera.
Crediamo sia normale reagire come reagiamo alle cose, troviamo ovvio provare certi sentimenti, anche distruttivi, e siamo pronti a giustificarli. Ma finché continueremo a trovare modi per nutrire quell'ego che ama i conflitti - perché nutrendosi di essi si rafforza ed emerge nell'illusione di vincere una battaglia che non c'è - il fascino ipnotico delle basse energie ci terrà in ostaggio impedendoci di vedere oltre.
"La mia pace inizia con me"

Tempo fa ho scritto a penna sul muro della mia camera da letto questa frase (vedi foto):

Nessun commento:

Posta un commento