giovedì 24 aprile 2014

Preoccuparsi

Nella nostra mente razionale che necessita di darsi spiegazioni logiche per ogni cosa - anche quando la logica non c'è - siamo portati a pensare alla preoccupazione come qualcosa di normale, addirittura necessario.

Pensiamo che preoccuparsi sia un prepararsi ad ogni eventualità futura, specie se negativa e spiacevole.
Crediamo così di essere molto realistici e organizzati, invece stiamo vivendo ancora una volta troppo lontano dal presente.

Pre-occuparsi, lo dice la parola stessa, significa occuparsi prima.
Ma prima di cosa? E come possiamo occuparci di qualcosa che ancora non esiste?

Eppure, nella nostra follia lucida di umani nevrotici pensiamo sia ovvio!

Foto dell'autrice
Ma se noi ci occupiamo prima di qualcosa che potrebbe succedere - ma anche no - non facciamo altro che scappare dal momento presente e dalla relativa beatitudine che ne deriva per star male occupando spazio mentale. Ci affolliamo la mente di pensieri di cose che ancora non ci sono, organizzando una fuga in un futuro ipotetico.

Anzi, spesso le nostre angosce si trasformano in realtà proprio perché abbiamo dato troppa energia alle nostre paure, e noi creiamo nel mondo fisico ciò che pensiamo.

Quindi, vale davvero la pena di vivere i momenti per come sono, e se qualcosa ci lascia un dubbio o ci porta a provare una certa paura, l'unica cosa veramente saggia da fare è starci dentro.
Vivere quell'emozione fino in fondo. E allora si scioglie e la soluzione viene da sé. Magari scopriamo pure che il nostro problema non era affatto un problema. E se un problema non è tale, la soluzione non serve!


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