giovedì 3 aprile 2014

Parlare con gli occhi

Con le nostre personalità compulsive, non è facile prendersi il tempo per vedere chi abbiamo davanti con gli occhi dell'anima.
Soprattutto, non è facile mantenere la bocca chiusa per permettere al nostro interlocutore di mettersi in connessione profonda con noi.

La nostra tendenza di animali parlanti è di dar fiato alla bocca sempre, anche quando un po' di silenzio non guasterebbe, perché il restare in silenzio se abbiamo qualcuno davanti, o accanto, ci fa quasi paura.

Ma cosa parla - e meglio - della bocca?
Gli occhi.

I nostri occhi dicono anche ciò che vorremmo nascondere.


Autoritratto dell'autrice
Allora un bell'esercizio da sperimentare sarebbe cercare il contatto visivo con le persone, e riuscire a mantenerlo il più a lungo possibile, senza parlare. 
Provare a far emergere ciò che vorremmo dire con la sola espressione degli occhi.

E poi, dialogando, continuare a sostenere quello sguardo che abbiamo dinanzi a noi senza per forza intervenire a ribattere, senza buttarsi a pesce nel discorso dimenticando che non siamo noi che ci stiamo perdendo nel discorso, ma i nostri corpi emotivi/mentali.

Il ricordo di sé passa anche da lì, dal riuscire a dire senza dire, facendo parlare il nostro specchio dell'anima.

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