giovedì 17 aprile 2014

Carne da macello

La riflessione di oggi nasce da un dialogo avvenuto di recente.
Stavo parlando con un adolescente in piena fase indolente tipica dell'età, quando mi sono accorta di una cosa.

Al di là della mancanza di voglia di studiare e prendersi un diploma - fase in cui siamo passati più o meno tutti da ragazzi - ho notato che sempre più ragazzi giovanissimi paiono non farsi  domande sul proprio futuro né avere un sogno da coltivare.

Di sicuro nella nostra società ipetecnocologica ci sono tantissime distrazioni, forse troppe per chi si deve ancora interrogare su ciò che vuole diventare da grande.
In realtà la sfida è proprio questa! 
Trovare sé stessi nonostante tutto il brusio intorno a noi che ci rapisce, ipnotizza - poiché è stato studiato apposta! - e ci svuota di domande, illudendoci che tutto ciò di cui necessitiamo sia un lavoro, una casa, tv, sesso e cibo.

Quello che ho fatto presente al ragazzo è che se non coltiviamo un sogno, qualcosa per cui impegnarci, qualcosa in cui crediamo davvero, saremo solo carne da macello.
Il sistema non vede l'ora di buttare milioni di persone inconsapevoli dentro il tritacarne della forza lavoro, nell'un-due-tre, nel mangia-dormi-caga.

Se ci accontentiamo di lasciarci vivere senza domande sul perché siamo qui, senza sogni, senza aspirazioni, siamo già morti anche se ancora respiriamo.
Se non volete finire nel tritacarne del sistema come carne da macello, almeno cominciate a coltivare un sogno, aprite gli occhi, ragazzi!
La scelta sta solo a voi.
A VOI.

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