martedì 4 marzo 2014

A che cosa serve il Risveglio?

Premesso che ogni persona si avvicina al cammino del Risveglio per un motivo diverso, e del tutto personale, mi rendo conto che spesso questo percorso viene frainteso o rimane del tutto oscuro a molte persone. 
Chiamarlo New Age è fuorviante.
E non è nemmeno una Religione alternativa.

Allora che cos'è?
Come funziona?
Per condensare in due frasi, nonostante sia molto riduttivo:

1) osservazione senza giudizio;
2) vivere il momento presente stando nel corpo.

La massima di Socrate Conosci Te Stesso è fondamentale per capire che se ci conosciamo, smettiamo di essere il frutto di reazioni inconsapevoli, di idee preconcette, di sofferenze passate e di ansie future.

Perché è importante liberarsi da questi schemi?
Perché se sei il frutto di reazioni ed emozioni inconsapevoli, non sei libero di scegliere.
Se ti conosci, se ti osservi, se conosci le tue emozioni e reazioni, se impari ad osservare i tuoi pensieri e a riconoscere le paure, le ossessioni, le convinzioni, puoi finalmente scegliere come agire nelle situazione della vita senza subirle. Senza essere agito da esse.
Non sei più una vittima inconsapevole ma puoi finalmente cavalcare la tua vita tenendola per le briglie.
Vi sembra poco?

Perché vivere il presente è così importante? Perché tutte le ansie, le preoccupazioni vengono dal tempo psicologico
Cioè dal vivere mentalmente nel passato o nel futuro.
Ma il corpo vive solo nel presente. 
Il passato è una somma di momenti presenti e anche il futuro lo sarà. Ma nessuno può vivere se non nel momento presente. 
Quando pensi al passato, dov'è il tuo corpo? Nel presente.
Quando ti proietti nel futuro, dov'è il tuo corpo? Nel presente.


Foto dell'autrice
Per quanti problemi concreti tu abbia nella vita, in questo preciso momento, se ti concentri sul respiro, sul tuo cuore che batte, sull'energia che vibra nel tuo corpo, che problemi hai? Nessuno.

Con questo non voglio dire che se ci concentriamo sul corpo di colpo non abbiamo più difficoltà a pagare le bollette perché magari c'è il conto in rosso.
Ma non è che stando sempre a pensare al problema questo si risolve. Anzi, spesso, più ci pensiamo con paura, più reagiamo ad essa in modo irrazionale. Se siamo calmi, concentrati sul corpo, sul respiro, diamo spazio all'intuizione di arrivare e trovare anche soluzioni nuove.
Parlo per esperienza, nessuna teoria strampalata!

Per finire, mi permetto di rispondere alla domanda fattami da qualcuno Che cosa ti fa sentire il bisogno di intraprendere questo cammino? con le domande: Vi sentite felici, sereni, realizzati, privi di rabbia e di ansia nei confronti della vita o di alcune situazioni? Vi svegliate al mattino pieni di gioia e di gratitudine per il nuovo giorno? State facendo quello che sognavate di fare invece di accontentarvi di un mestiere che odiate solo per sopravvivere? O pensate che la vita sia ingiusta, un fardello, e che la sofferenza sia inevitabile?

Questa non vuole essere una provocazione, ma solo uno spunto di riflessione.
Una cosa che ho capito fin da ragazza era che la cosa più importante per me era uscire dalla sofferenza esistenziale e sentirmi realizzata. Stare bene con me stessa. 
Grazie a questo cammino ci sono riuscita. 
Non sono solo teorie: mai trovato niente di più concreto!


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