mercoledì 19 marzo 2014

Quando senti vero

Capita a volte, quando si ha a che fare con gente scettica e molto cerebrale, di non riuscire a spiegare in modo convincente perché una Verità spirituale sia tale.
Sembra, dall'esterno, che ci crediamo perché qualcuno ci ha convinti: "Figo questo Tolle, mi piace quel che dice, perché spacca!!!"
O peggio, perché siamo degli esaltati o dei poveri disperati in cerca di conforto spirituale, cioè di qualcosa a cui aggrapparsi.

In effetti, cosa ci fa sentire una Verità come qualcosa di vero, di assoluto?

A me è capitato spesso leggendo testi di Maestri spirituali di sentire che una Verità rivelata era tale perché, semplicemente, lo sapevo.
Foto dell'autrice 
Sentire che un certo concetto è vero è come quando qualcuno che ha fatto le elementari con te ti ricorda che c'era un compagno, lì nel primo banco che… E tu, a un tratto, ricordi perfettamente! Tutto si illumina e ti chiedi come fosse possibile fino a un secondo prima non ricordare nulla. Eppure, il ricordo c'era. Era solo sepolto in qualche recesso della tua mente.

Nel caso spirituale, quella Verità è solo sepolta in qualche recesso della nostra Anima. Non nella mente.

Per questo è così difficile spiegarla agli scettici. Perché non puoi accedervi con la mente. 
Se un'anima quella cosa non la sa già perché non l'ha imparata chissà quante vite fa, non puoi pretendere che senta vero ciò che per te è ovvio e lampante.
Dire che tutte le religioni contengono Verità ultime che in sostanza dicono TUTTE LA STESSA COSA non li convincerebbe comunque.

D'altra parte, perché convincere qualcuno di qualcosa?
Capisco che dire che una Verità è tale perché LO SO suona come un sentirsi superiore, un qualcosa da esaltati pronti per finire alla Neuro. Ma è così. 
So che una Verità è vera e universale perché lo sento.

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