mercoledì 29 maggio 2013

Sulla sofferenza

Anthony De Mello scrive:
E' un'ottima cosa, l'aver sofferto: solo in questo caso si può essere esasperati dalla sofferenza per smettere di soffrire.

Secondo il Buddha, l'origine principale della sofferenza è il desiderio. Quindi, per eliminare la sofferenza va eliminato il desiderio.

De Mello spiega cosa si intende davvero per desiderio. 
Un fraintendimento tipico è pensare che allora non dobbiamo più avere sogni o obiettivi nella vita.
Non è così.
Per desiderio, Buddha intende ciò che ci fa credere che senza quella cosa o persona non saremo mai felici, cioè la dipendenza dal soddisfacimento di quel desiderio.
Il senso di mancanza.

In effetti, nella nostra cultura dei consumi ciò viene portato al parossismo dalle stesse aziende produttrici di beni, che insistono nel convincerci che non saremo felici finché non avremo acquistato l'ultimo modello di auto, di telefono, o la nuova crema antirughe o un vestito all'ultimo grido.
Non c'è da stupirci se viviamo in un mondo in cui, nonostante ci sia più ricchezza e salute che nei secoli passati, siamo tutti mediamente più infelici.

Invocation - Foto dell'autrice
Crea dei bisogni e avrai gente infelice e dipendente.

Ma la sofferenza, come dice De Mello, a volte può essere la porta che si apre su una nuova visione delle cose.
Quando soffri a tal punto che hai due scelte: morirne o fare il salto di qualità e lasciare andare tutto ciò che stai trattenendo con tutte le tue forze par paura, attaccamento, illusione di averne il controllo.

A quel punto, sei libero.


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