lunedì 7 ottobre 2013

Guarire sé stessi = guarire gli altri

Come racconta il dott. Hew Len inventore della tecnica Ho'oponopono, in quanto psichiatra, i medici e i guaritori dovrebbero capire che essi stanno guarendo in primis sé stessi.


Foto dell'autrice
Poiché il mondo è solo una manifestazione delle nostre idee, un concretizzarsi dei nostri pensieri più o meno consci, non vi è nessuno da guarire là fuori.

Infatti, il dott. Hew Len guariva con successo i suoi pazienti malati psichici gravi al manicomio criminale soltanto andando a riempire d'amore, accettazione e perdono la parte più inconscia di sé.
Riconoscendosi responsabile al 100% della creazione della propria realtà.

Ovviamente, Hew Len è un virtuoso, ha un dono: l'umiltà e un amore incondizionato. 
Non dobbiamo certo pretendere tutti di diventare dei virtuosi come lui, ma capire fino in fondo che tutte le persone con problemi che ci circondano - dal parente ammalato al vicino di casa paranoico, dal capoufficio intollerante e dispotico al partner depresso che tenta il suicidio - sono uno specchio dei nostri schemi mentali più inconsci e quindi più difficilmente riconoscibili.

Ma non è importante andare a capire cosa li ha creati - ci vorrebbe forse una vita intera - è importante perdonare quella parte
Foto dell'autrice
creatrice. 

Amarla proprio perché ne siamo inconsapevoli. E diventandone consapevoli, accettandola come parte di noi, possiamo scioglierla.

Con l'Amore incondizionato e con il Perdono, alle basi dell'Ho'oponopono, possiamo guarire le persone attorno a noi. Perché avremo guarito la parte malata di noi che le ha create nella nostra esperienza.

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