martedì 15 ottobre 2013

Entrare nell'Adesso attraverso lo sport

Chi pratica sport sa che l'attenzione è fondamentale. 
Se devi prendere una palla che rimbalza o che ti viene calciata contro, di certo non puoi permetterti di divagare pensando a quanto avresti voglia di un gelato, o di andare a fare shopping, o di chiederti se i tuoi capelli sono a posto.

Molti la danno per scontata e la chiamano concentrazione, ma non lo è. La concentrazione presuppone uno sforzo della mente, della sfera razionale.

Foto dell'autrice
La presenza è invece un'attenzione profonda con tutti i tuoi sensi e con il corpo intero. E' un'attesa vigile. E' uno stare all'erta come l'animale selvatico che deve sopravvivere in un ambiente minaccioso.

Nella pratica dello sport, segui la palla come se ne andasse della tua stessa vita, ed essa è un tutt'uno con te, con la tua tensione vigile.

Se la osservi bene, la palla pare rallentare nella sua corsa, riesci a seguirla mentre disegna un arco in aria, e tutto il resto intorno sparisce perché non è funzionale a ciò che sta accadendo tra te e la palla.

Anche per i tifosi è più o meno la stessa cosa. Si potrebbe dire che chi sente il bisogno di seguire partite sportive con questa attenzione vigile, in cui tutto il superfluo sparisce, stia inconsapevolmente esercitando il Potere di Adesso.

Foto dell'autrice
Evidentemente, la parte più in contatto con l'essere necessita di staccare dall'attività mentale in qualche modo. 
L'importante è non identificarsi troppo con la squadra o il singolo giocatore, per non tornare alla forma data dalla mente.

Ma anche chi non pratica sport può provare ad andare a correre ponendo tutta l'attenzione al respiro, ai muscoli, al terreno, alle sensazioni prodotte dalla corsa, compresa la fatica. Entrando nel corpo entrate nell'Adesso, perché solo il corpo fisico esiste nel presente.

Insomma, lo sport è un altro portale per sperimentare di persona il Qui e Ora.

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