lunedì 23 febbraio 2015

Esercizio di Abbondanza

Per creare abbondanza bisogna per prima cosa smettere di pensare con il senso di penuria. E' la cosa più difficile.
Un esercizio per cambiare mentalità consiste nell'interrompere coscientemente quel flusso di pensieri e giudizi che emergono quando camminando, per esempio, di fianco a vetrine che espongono merce di alta qualità, si pensa: Questo costa troppo; vorrei ma non posso permettermelo; se compro quello poi resto senza soldi; questo vestito è troppo lussuoso e non saprei quando indossarlo; ecc. 


Phi Beach - Foto dell'autrice
Bisogna imparare a stare nell'apprezzamento, nel non giudizio, nell'apertura, accogliendo ciò che vediamo senza fare barriera. Lo scopo è andare oltre il comprare o il non comprare, oltre la misura del caro/non caro. Apprezzare senza secondi fini è accogliere in modo incondizionato: Questo è bello, grazie! 
Invece, fare resistenza è dire a sé stessi e all'Universo, come un mantra: Non valgo abbastanza, non me lo merito. Quindi, è un'ammissione di povertà che non fa che attirare povertà.

Un altro errore comune e duro a morire è il giudizio negativo nei confronti di chi è ricco e spende molto per gli oggetti di cui si serve e si circonda. In genere viene considerato uno spreco spendere centinaia di migliaia di euro per tappezzare di marmo di Carrara un bagno o comprare un paio di lenzuola di lino tessute a mano che valgono uno stipendio medio. 
La gente comune considera quel denaro come se venisse sottratto ai poveri, non comprende che invece è un livello vibrazionale diverso.
E' la qualità a fare la differenza. Se vivi in uno stato dell'essere in cui l'alta qualità è normale, non ha senso comprare le lenzuola di cotone scadente al mercato, perché non entrano nemmeno nel campo vibrazionale di chi ha molto denaro. Quel denaro compra la qualità.

Tornereste a vivere in una caverna paleolitica scaldati solo da un fuocherello quando potete vivere in una casa riscaldata e piastrellata, isolata dalle intemperie grazie alle finestre a vetri?
Costa Smeralda - Foto dell'autrice
La stessa cosa vale per un ricco: non si compra un gommone, ma uno yacht simile a una casa sulla terraferma perché la sua vibrazione punta alla qualità del vivere, non al giudizio su cosa è caro e cosa no.

Chi giudica superficiale o uno spreco il vivere nella qualità del ricco tradisce in realtà il suo sentirsi povero.  
Un tavolo da 6000 euro ha una qualità diversa di un tavolo da 150. Magari è fatto a mano da ebanisti esperti con un legno pregiato e indistruttibile. Quindi non è costoso e basta. E' semplicemente un tavolo di qualità superiore. E' il giudizio negativo a renderlo caro agli occhi di chi non è allo stesso livello di abbondanza nella materia.

La materia è una nostra creazione, e creare abbondanza nella vita materiale, nella dualità, è una qualità animica. Non c'è nulla di superficiale che viene contrapposto allo spirituale. 
Non è vero che se puoi permetterti di vivere al Ritz allora sei un materialista.
Invece di lamentarsi della penuria, bisogna imparare a pensare a un livello superiore, cioè con il cuore e la mente aperti all'abbondanza, perché essa è una benedizione. 
L'importante è essere coscienti del fatto che tutto è in prestito. Ma finché si è sulla Terra, perché crearsi e soffrire la penuria?




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