martedì 26 agosto 2014

Il Risveglio deve farsi Cultura

Ho scritto ieri che una base fondamentale del cambiamento, oltre alla coscienza di essere responsabili di ciò che creiamo, è dare l'esempio.
Una cosa che ho notato, mutando visione delle cose, è che moltissimi libri e film continuano a narrare storie di perdizione in cui non c'è riscatto, non c'è salvezza, solo mancanza di senso, pessimismo e cecità dei protagonisti. 
Foto dell'autrice
Comprendo che si voglia esplorare il mondo contemporaneo attraverso il senso di disperazione, ma se lo stesso autore - scrittore o regista che sia - non comprende il senso ultimo dell'esistenza e non ne vede la bellezza, continuare a scrivere libri di questo tipo usando uno stile meraviglioso, con protagonisti magari indimenticabili, non porta da nessuna parte.

Il problema del classico intellettuale di professione è che intrappolato nella propria mente egioca come chiunque altro, ma essendo un comunicatore non fa che rafforzare nei lettori e nei fruitori di film (ma anche di arte contemporanea, che non è mai stata così deprimente e intrisa di mancanza di senso come negli ultimi decenni), certe idee di stampo esistenzialista e nichilista che il mondo sia un orrendo e insensato teatro di tragedie in cui siamo condannati a vivere.

Il Risveglio della Coscienza globale deve necessariamente passare parte anche dai libri, dai film, dall'arte, dal teatro, dalla musica, da tutte le manifestazioni dell'umana creatività che in senso generico chiamiamo Cultura. 


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