mercoledì 31 luglio 2013

Invocare il cavallo del vento

Secondo alcuni Maestri tibetani, esiste una tecnica per farsi coraggio e conquistare sé stessi chiamata la pratica del cavallo del vento. 
Foto dell'autrice
Essa è fatta per scacciare la depressione e il dubbio. Perché quando invochiamo il cavallo del vento richiamiamo il nostro aspetto vitale di non paura e di fiducia.

Innanzi tutto, il guerriero è tenuto a trovare il proprio posto nel mondo. Inteso come mondo sacro. Bisogna trovare il proprio luogo magico, il posto giusto per noi.
Ovvero, trovare il giusto orientamento nella nostra vita. Non in senso geografico, ovvio.

Inoltre, il guerriero è tenuto ad allestire il trono del sovrano, poiché egli o ella è parte di una società - quella guerriera in senso spirituale - e non può stare del tutto in solitudine.
Diventi quindi il guerriero il sovrano della propria vita, ma come parte di un mandala più ampio.

Quando si trova finalmente il proprio posto nel mondo, la sensazione di benessere è sia fisica che spirituale. Si prova una grande energia, un senso di splendore, che permette al guerriero di sentire che lui è il Grande Sole d'Oriente. 
Foto dell'autrice
Questo lo riconnette alla propria eredità, facendogli capire che ciò è legittimo e doveroso. 

Il cavallo del vento simboleggia tutte quelle energie, i sogni, le speranze e le paure selvagge che vorremmo cavalcare, e domare.

Una volte che il guerriero ha imparato a mantenere una mente gioiosa, libera dal dubbio, sentendo che è sulla vetta del mondo, e ha conquistato se stesso, allora non gli resta che superare i due ulteriori stadi: sentire che sta cavalcando nel presente, nel Qui e Ora, trattenendo l'impazienza di procedere oltre; e liberarsi dalla mente fissa, senza cercare una logica né argomenti a sostegno di questo. Semplicemente, fermare il chiacchiericcio della mente. 

Fatta questa esperienza, che è al tempo stesso fisica, psicologica e spirituale, il guerriero ha conquistato l'universo. Può sentirsi finalmente integro e reale. E scopre che non c'è nient'altro da conquistare. 
Queste, secondo i Maestri tibetani, sono l'autenticità e la non paura.

Nessun commento:

Posta un commento