mercoledì 8 giugno 2016

Compassione verso i terrestri

Ieri stavo leggendo la seconda parte del libro di Draco Daatson, Il regno del fuoco, di www.salvatorebrizzi.com e finalmente sono riuscita a provare un profondo moto di compassione per i terrestri.
In che senso?, vi chiederete, e tu non sei terrestre?

Senza entrare in dettagli tecnico-esoterici (vi rimando alla lettura di entrambi i volumi), ho compreso finalmente, con il Cuore, che esistono creature umane che non sono destinate a evolversi a livello di coscienza e a rivoluzionare la propria vita svegliandosi dal sonno perché i loro ruolo nella Creazione è essere totalmente meccanici. 
Sono schiavi e programmati per questo. Ma ciò non mi fa sentire né migliore né superiore a livello morale o spirituale. 

E' proprio questo il punto. Fino a poco tempo fa, nonostante sapessi che ci sono persone che non sono pronte per svegliarsi né sentono il bisogno di uscire dall'illusione della Matrix per essere libere, a volte parlando con loro non potevo nascondere un moto di rabbia, fastidio, intolleranza verso la loro incapacità di vedere al di là del proprio naso.

Schiavitù nella Matrix - Foto dell'autrice
Sapevo bene che esistono persone che sono davvero convinte che l'anima non esista né uno spirito divino che tutto pervade (chiamatelo pure Dio); sapevo bene che molti scambiano il nostro sentire la presenza dell'anima e del Divino dentro di noi come mero bisogno di conforto spirituale, ma pensavo fossero solo molto cerebrali e troppo immersi nel loro sogno e spaventati per lasciarsi andare a una nuova visione della realtà, senza pregiudizi o condizionamenti.

Ma da ieri ho compreso che ci sono creature che proprio non sono state programmate per evolversi fino ad identificarsi con l'anima.  E quindi è inutile irritarsi per la loro pochezza. Sarebbe come irritarsi perché un gatto ferito si lamenta e non ne vuole sapere di stare presente nel suo dolore. E' un gatto, e mai potrà raggiungere la consapevolezza del momento presente, né stare nel suo sentire potrà farlo evolvere a livello di coscienza.

So che qualcuno inorridirà e considererà questo post una specie di dichiarazione razzista che divide gli umani in schiavi terricoli e umani "elfici" destinati a svegliarsi per creare un mondo migliore, ma è sostanzialmente così. 

Come ho scritto sopra non si tratta di sentirsi superiori ma proprio aprire il Cuore a qualcosa di struggente come una creatura che si dibatte nel fango delle proprie emozioni di pancia e che non potrà mai capire la nostra missione rigeneratrice.

Anche il fango e i terricoli hanno una loro Bellezza intrinseca. Mi viene voglia di abbracciarli tutti e dire loro: ora vi capisco.

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