martedì 5 maggio 2015

Rilassiamoci un po'!

Il rischio dell'osservarsi di continuo senza una vera apertura del Cuore porta a giudicarsi di continuo, a bacchettarsi per non esserci stati - cioè non essere stati presenti - in determinate occasioni, o per non essere riusciti a mantenere la calma, per esserci lamentati, eccetera.
Quindi, a volte il risultato è un irrigidirsi per il timore di lasciarsi andare non ricordandosi di sé, gesticolare, chiacchierare senza sosta, al posto dell'essere semplicemente vigile.


Sbarre - Foto dell'autrice
Osservarsi non è difficile, ma farlo nel non giudizio a volte pare un'impresa impossibile. Eppure, accorgersi di ciò è già guarigione, perché l'amore inespresso dentro di noi ci sta mostrando in cosa non ci stiamo ancora amando.
Confondiamo il non bacchettarci da soli con il lassismo. Pensiamo che se non siamo implacabili con noi stessi finiremo col lasciarci andare nel Lavoro su di sé fino metterlo in secondo piano o a passare sopra alle mancanze.

Ma senza l'Amore misericordioso verso quelle parti dormienti di noi ci stressiamo inutilmente, rischiamo di stancarci perché la rigidità alla fine pesa come un macigno. E la paura di essere giudicati come ancora troppo dimentichi di sé ci immobilizza invece che aiutarci ad avanzare fiduciosi nel mondo.

Le gabbie che cerchiamo di aprire cambiano veste ma sono sempre gabbie. Occhio, quindi, a non diventare le istitutrici svizzere di noi stessi!
Bacchettarci non è amarci. Essere inamovibili riguardo al nostro percorso di Risveglio e vigili non deve diventare un tribunale
Rocca - Foto dell'autrice
interno.


La stessa cosa vale per tutte le scelte di vita, dal diventare vegetariano allo scegliere la medicina alternativa a quella tradizionale. Se ti irrigidisci in una categoria e giudichi sbagliato ciò che fanno gli altri stai ancora dormendo, perché è sveglio chi ama e comprende, non chi condanna puntando il dito.

Amate i vostri nemici significa proprio "amate ciò che di voi non vi piace". Pregate per i vostri persecutori significa farlo per noi stessi, perché i giudici più implacabili siamo proprio noi!

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