lunedì 11 maggio 2015

Fedeli alla propria missione

Capita spesso che chi ha una forte vena artistica o sente di avere una missione spirituale sembri incapace di adattarsi a un impiego ordinario. 
Daimon - Foto dell'autrice
Le ragioni sono principalmente due: prima di tutto c'è una ragione animica, cioè quando si è un'anima evoluta si fa più fatica a stare nella materia, a impastarsi con essa, trovandosi a proprio agio nella vita pratica. Guadagnarsi da vivere con un mestiere è una delle cose più pratiche che possiamo sperimentare. La seconda è la conseguenza del senso della propria missione, poiché se questa ci impegna totalmente, se proviamo per essa abnegazione, non c'è più spazio per un impiego ordinario, soprattutto se è di quelli impegnativi a livello mentale o emotivo. 

Non è un caso che, ad esempio, Jack London abbia fatto un sacco di lavoretti, magari impegnativi a livello fisico, ma per sua stessa ammissione mai troppo stancanti per la mente perché non avrebbe più avuto ispirazione per scrivere, dato che il suo scopo era diventare uno scrittore professionista.

In un certo senso, per alcune di queste persone creative o molto spirituali trovare un impiego per sopravvivere è quasi un tradire la propria missione, è uno scendere a compromessi. A volte è necessario, ma presto quell'impiego sarà lasciato perché il daimon continua a richiamarli alla loro vera natura, al suo obiettivo, che è lo stesso dell'anima.
Questa è al grande sfida per queste anime.
Scendere a compromessi ma imparando anche a gestire la materia oppure avere fede che solo inseguendo la propria realizzazione, anche a costo di rischiare la fame, si potrà davvero compire la
Anima - Autoritratto dell'autrice
missione che ci è stata affidata?


Non c'è una risposta per tutti. Ma penso che la sfida più grande sia  proprio non temere la povertà, perché se hai un Fuoco dentro non puoi permetterle di distruggerti. 
Alla fine, credo che realizzarsi nella propria missione riuscendo anche a viverci - quindi a monetizzarla - sia la più alta realizzazione ma anche la prova della fede nella vita e in sé stessi. Che poi è la stessa cosa, perché noi e la vita non siamo separati! 

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