Il fatto che si assecondino sempre queste paure per non affrontarle rende più difficile uscirne, per la semplice ragione che si finisce per credere che la paura, e lo schema che ne è alla base, siano la norma.
Non si riesce ad immaginare nemmeno come sarebbe la vita senza di essi. In fondo, essa definisce la persona ed è come se questa si sentisse più sé stessa se ha un qualche paletto che le impedisce di fare qualcosa. Insomma è l'ego stesso che gioca a sentirsi importante gridando la propria paura.
Un semplice modo per cominciare a lavorare sulle paure è chiedersi obiettivamente: Cosa succederebbe se... e aggiungete voi.
Schemi - Foto dell'autrice |
Cosa succederebbe se non avessi più paura di essere tradito? Risposta: Potrei vivere le mie storie d'amore senza angoscia e immaginazione negativa.
Cosa succederebbe se non avessi paura della folla? Risposta: Potrei affrontare qualunque luogo affollato godendomi il momento e vedendone la bellezza.
E così via...
Insomma, qualsiasi paura abbiate, la guarigione comincia dalla visione a priori di quanta libertà avreste se non ve la negaste da soli. Semplice e disarmante. La sola sensazione di libertà portata da questo pensiero dovrebbe poter spingere le persone ad affrontare la propria paura un poco alla volta. Consapevolezza è già metà guarigione.
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