giovedì 22 gennaio 2015

Arti marziali nelle scuole!

Come mamma di una bambina che pratica arti marziali vietnamite e come praticante di Muay Thai, sono una sostenitrice dell'idea che l'arte marziale in generale dovrebbe essere introdotta nelle scuole. 
L'ora di educazione fisica dovrebbe essere concepita come un momento in cui i ragazzi sperimentano le potenzialità del loro corpo, del respiro consapevole, non solo un'ora in cui fanno strani esercizi noiosi (questo è ciò che pensa mia figlia).


Punching bag - Foto dell'autrice
Ma soprattutto, chi pratica sa che qualsiasi arte marziale o di combattimento ti mette davanti alle tue paure, che presto si sciolgono, rendendoti più sicuro e forte interiormente, aiuta a gestire l'aggressività - repressa o manifesta che sia - comporta un sentimento di rispetto per i propri compagni/avversari. 
L'arte marziale e il combattimento ti tirano fuori la grinta, ti insegnano a cadere senza farti male e a rialzarti prontamente, a non lamentarti.

La società di oggi non forma i ragazzi per la grinta e il coraggio, li lascia inermi a vedersela con la vita e i genitori spesso sono impotenti e spaventati quanto loro.
Ecco perché si assiste sempre più spesso a episodi agghiaccianti come genitori che picchiano o minacciano un insegnante che ha messo un brutto voto o ha rimproverato lo studente.

I genitori di cui sopra credono di poter proteggere il figlio piazzandolo sotto una campana di vetro e non insegnandogli a prendersi le proprie responsabilità. Ma la loro stessa reazione è proprio sintomo della paura di assumersi le proprie responsabilità come genitori. 

Sono convinta che il fenomeno del bullismo sarebbe molto meno presente e dilagante nella scuole se i ragazzi praticassero il corpo a corpo. Perché esso ti mette davanti ai tuoi limiti, non puoi far finta di essere forte e coraggioso se non lo sei. Il corpo a corpo ti spoglia della finzione. Perché è sincero.
L'arte marziale insegna anche l'autodisciplina, che è fondamentale nella vita adulta per esercitare la volontà e non cadere schiavi di dipendenze o trovarsi incapaci di perseverare, e per credere in sé stessi.
Foto dell'autrice

Sono dell'idea che si dovrebbero aggiungere ore di pratica nelle scuole, perché le ore settimanali dedicate all'educazione fisica in Italia sono irrisorie.

I bambini spesso sono lamentosi, capricciosi e irrequieti perché si annoiano e il loro corpo fisico chiede loro di muoversi di più, ma come fanno tra i banchi dentro cui sono costretti per ore e poi i compiti, che li costringono a stare seduti anche al pomeriggio?
Non tutte le famiglie portano i figli a fare sport nelle ore libere, con il risultato di avere sempre più bambini aggressivi/capricciosi/annoiati e obesi.

Sarebbe bello poter cambiare le cose, avere una scuola che formi davvero gli adulti di domani, a tutto tondo, cioè anche un carattere più forte, più centratura e coraggio.
Ma d'altronde, perché stupirsi se non accade, visto che un popolo di guerrieri dello spirito farebbe troppa paura a uno Stato fondato sul qualunquismo e sull'opportunismo!

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